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AGI – Un sedicenne è indagato per tentato omicidio dopo aver colpito con una spranga un clochard vicino alla stazione di Sarzana. E’ successo la scorsa notte. Secondo quanto ricostruito dal giovane, l’aggressione sarebbe avvenuta a seguito di un diverbio tra i due: il sedicenne, a quanto si apprende, avrebbe avuto paura che il senza fissa dimora stesse per estrarre un coltello dalla tasca e a quel punto avrebbe colpito al volto il clochard con una spranga di ferro. Le dichiarazioni e la ricostruzione di quanto accaduto sono al vaglio dei carabinieri di Sarzana. L’uomo è in gravissime condizioni.

AGI – “Quanno ‘o veco, nun ‘o credo, nun me pare overo ca ‘a cchiu’ bella d”e Quartieri fa ammore cu’ mme”. Stasera su Rai2 h 21.00 finale di stagione per #marefuori4. La mia dedica personale va a Daniela Shualy, madre della mia rosa Lea e amore di una vita”. Così sui social Gennaro Della Volpe, in arte Raiz, cantautore napoletano, leader del gruppo Almamegretta e boss Salvatore Ricci nella serie tv ‘Mare Fuori’.

 

 

L’annuncio della scomparsa della donna e’ stato dato solo oggi. “Sconvolti e smarriti siamo vicini a Raiz per la scomparsa della sua dolce moglie Daniela. Ci mancherai”, il saluto del gruppo sui profili social. 

 

AGI – Al Parco archeologico del Colosseo “i visitatori sono passati da 9 milioni e 312mila del 2022 ai 12 milioni e 212mila del 2023 con un incremento di circa il 24%. Quindi è un bel successo. In generale abbiamo un incremento di quasi tutti i musei italiani e dei nostri Parchi archeologici ma il Colosseo spicca in questo dato insieme a Pompei e agli Uffizi. La cultura può essere un grande fattore di sviluppo socio economico”.

 

Lo ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che questa mattina ha visitato il Parco archeologico del Colosseo, aperto il giorno di Pasqua e di Pasquetta come tutti i musei, le gallerie, le aree e i luoghi della cultura statali.

 

“Sono qui per ringraziare idealmente tutti i lavoratori e le lavoratrici del sistema museale italiano che – ha sottolineato Sangiuliano – prestando la loro opera in questa giornata di festa rendono possibile la fruibilita’ dei nostri straordinari beni: parchi archeologici, musei. Li ringrazio per la passione civile che mettono nel loro lavoro”. 

Red

AGI – Nel Conclave del 2005 “cercarono di usarmi” per non far eleggere Papa, il cardinale Joseph Ratzinger. È quanto rivela Papa Francesco nel libro-intervista “El sucesor” (Il successore), nel quale parla dei suoi ricordi con Benedetto XVI. Il volume, scritto con il giornalista spagnolo Javier Martinez-Brocal, uscirà mercoledì 3 aprile, oggi il quotidiano spagnolo Abc ne anticipa un capitolo. “In quel conclave – la notizia è nota – mi usarono”, racconta Francesco che spiega che se i cardinali giurano di non parlare di ciò che accade in un Conclave, i Papi possono farlo.

“È successo – racconta quindi – che ho ottenuto quaranta voti su centoquindici nella Cappella Sistina. Sono bastati per fermare la candidatura del cardinale Joseph Ratzinger, perché, se avessero continuato a votarmi, non sarebbe riuscito a raggiungere i due terzi necessari per essere eletto Papa”. Alla domanda se non avessero potuto scegliere lo stesso Bergoglio, Francesco chiarisce: “Non era questa l’idea di chi sta dietro ai voti. La manovra consisteva nel mettere il mio nome, bloccare l’elezione di Ratzinger e poi negoziare un terzo candidato diverso. Mi dissero poi che non volevano un Papa ‘straniero'”.

 

“È stata una manovra completa. L’idea era quella di bloccare l’elezione del cardinale Joseph Ratzinger. Mi stavano usando, ma dietro di loro già pensavano di proporre un altro cardinale. Non riuscivano ancora a mettersi d’accordo su chi, ma erano già sul punto di pronunciare un nome”. Bergoglio quindi spiega nel dettaglio: “Il Conclave è iniziato lunedì 18 aprile 2005. Nel pomeriggio si è svolta la prima votazione. Questa operazione è avvenuta nella seconda o terza votazione, martedì 19 mattina. Quando me ne sono reso conto nel pomeriggio, ho detto a un cardinale latinoamericano, il colombiano Dario Castrillon: ‘Non scherzare con la mia candidatura, perché adesso dico che non accetterò, eh? Lasciami qui’. E lì Benedetto fu eletto”. E Francesco sottolinea anche: Ratzinger “era il mio candidato”. “Era l’unico che a quel tempo poteva essere Papa”, osserva.

“Dopo la rivoluzione di Giovanni Paolo II, che era stato un Pontefice dinamico, molto attivo, intraprendente, viaggiante… c’era bisogno di un Papa che mantenesse un sano equilibrio, un Papa di transizione”. Bergoglio rimarca la sua contentezza per l’elezione di Benedetto XVI, già espressa durante la sua prima conferenza stampa sul volo di ritorno da Rio de Janeiro: “È vero. Se avessero scelto uno come me, che combina tanti guai, non avrei potuto fare nulla. A quel tempo non sarebbe stato possibile. Sono partito felice. Benedetto XVI è stato un uomo che ha accompagnato il nuovo stile. E non è stato facile per lui, eh? Incontro’ molta resistenza in Vaticano”. Ma con quell’elezione lo Spirito Santo, ribadisce Bergoglio ha detto alla Chiesa: “Qui comando io. Non c’è spazio per manovre”. 

 

AGI – Circa 60 mila i fedeli in piazza San Pietro che attendono il messaggio pasquale di Papa Francesco e la successiva benedizione Urbi et Orbi dalla Loggia Centrale della Basilica. Lo rende noto la sala stampa vaticana. 

 

“Oggi volgiamo anzitutto lo sguardo verso la Città Santa di Gerusalemme, testimone del mistero della passione, morte e risurrezione di Gesù e a tutte le comunità cristiane della Terra Santa. Il mio pensiero va soprattutto alle vittime dei tanti conflitti che sono in corso nel mondo, a cominciare da quelli in Israele e Palestina, e in Ucraina”.

 

Cosi’ Papa Francesco nel messaggio pasquale prima della benedizione Urbi et Orbi. “Cristo Risorto apra una via di pace per le martoriate popolazioni di quelle regioni. Mentre invito al rispetto dei principi del diritto internazionale, auspico uno scambio generale di tutti i prigionieri tra Russia e Ucraina: tutti per tutti!”, ha sottolineato il Pontefice.

 

L’appello per Gaza

“Faccio nuovamente appello a che sia garantita la possibilità di accesso agli aiuti umanitari a Gaza, esortando nuovamente a un pronto rilascio degli ostaggi rapiti il 7 ottobre scorso e a un immediato cessate il fuoco nella Striscia”. Cosi’ Papa Francesco nel messaggio pasquale prima della benedizione Urbi et Orbi.

 

“La guerra è sempre assurdità e sconfitta” 

“Non permettiamo che le ostilità in atto continuino ad avere gravi ripercussioni sulla popolazione civile, ormai stremata, e soprattutto sui bambini. Quanta sofferenza vediamo nei loro occhi. hanno dimenticato di sorridere”, “con il loro sguardo ci chiedono: perché? Perché tanta morte? Perché tanta distruzione?”. Cosi’ Papa Francesco nel messaggio pasquale prima della benedizione Urbi et Orbi.

 

“La guerra è sempre un’assurdità e una sconfitta! Non lasciamo che venti di guerra sempre più forti spirino sull’Europa e sul Mediterraneo”, ha sottolineato il Pontefice. “Non si ceda alla logica delle armi e del riarmo. La pace non si costruisce mai con le armi, ma tendendo le mani e aprendo i cuori”, ha aggiunto.

 

La situazione nei Balcani, in Armenia e Arzerbaijan

“Un pensiero particolare rivolgo alla Regione dei Balcani Occidentali, dove si stanno compiendo passi significativi verso l’integrazione nel progetto europeo: le differenze etniche, culturali e confessionali non siano causa di divisione, ma diventino fonte di ricchezza per tutta l’Europa e per il mondo intero”. Cosi’ Papa Francesco nel messaggio pasquale prima della benedizione Urbi et Orbi.

 

“Parimenti incoraggio i colloqui tra l’Armenia e l’Azerbaigian, perché, con il sostegno della Comunità internazionale, possano proseguire il dialogo, soccorrere gli sfollati, rispettare i luoghi di culto delle diverse confessioni religiose e arrivare al più presto a un accordo di pace definitivo”, ha sottolineato il Pontefice.

 

Il pensiero a chi vive violenze, conflitti e insicurezze 

“Cristo risorto apra una via di speranza alle persone che in altre parti del mondo patiscono violenze, conflitti, insicurezza alimentare, come pure gli effetti dei cambiamenti climatici. Doni conforto alle vittime di ogni forma di terrorismo”. Cosi’ Papa Francesco nel messaggio pasquale prima della benedizione Urbi et Orbi. “Preghiamo per quanti hanno perso la vita e imploriamo il pentimento e la conversione degli autori di tali crimini”, ha sottolineato il Pontefice.

 

 

AGI – Malori in chiesa per intossicazione da monossido di carbonio a Pont Canavese, in provincia di Torino. È accaduto ieri sera verso le 22.30 nella parrocchia di San Costanzo, dove una cinquantina di fedeli stava partecipando alla funzione religiosa. Il personale medico dell’Azienda sanitaria Zero, giunto sul posto a seguito della segnalazione del 118, ha valutato i circa 50 fedeli presenti.

Di questi 19 adulti e sei minori sono stati ricoverati negli ospedali della zona. Nessuno sarebbe in gravi condizioni. Sono in corso gli accertamenti per verificare la causa dell’accaduto, che potrebbe essere riconducibile al mal funzionamento della caldaia. 

AGI – Un uomo è morto e una donna è stata salvata a bordo di un’auto caduta in un canale. È accaduto nella notte in località Ca’ Pasqua a Chioggia in provincia di Venezia. La donna è stata salvata da un vigile del fuoco che abita di fronte il luogo dell’incidente. Il capo reparto, mentre era in casa, ha sentito il rumore dell’auto finita nel corso d’acqua. Ha dato l’allarme e si è tuffato nel canale, riuscendo a tirare fuori per una porta posteriore la donna e metterla in salvo.

Nel frattempo l’auto si è inabissata del tutto. I vigili del fuoco arrivati da Chioggia e da Venezia con i sommozzatori e l’autogrù, hanno agganciato e recuperato l’auto. Purtroppo il medico ha dovuto constatare la morte dell’uomo. La donna sotto shock è stato presa in cura dal personale sanitario del Suem e trasferita in ospedale. La polizia locale ha eseguito i rilievi del sinistro. 

AGI – Notte di Pasqua fortemente segnata dal maltempo in tutto il Verbano Cusio Ossola, stretto tra un’ondata di piogge intense con vento, tuoni e fulmini e l’emergenza valanghe dopo le abbondanti nevicate dei giorni scorsi. Tre valanghe si sono staccate dai versanti che costeggiano la statale del Sempione. Per precauzione rimanendo altissimo il rischio di altri distacchi di neve Anas ha disposto la chiusura della strada tra Iselle (ultima località italiana e posto di frontiera) e il confine svizzero. A quote più basse in tutta la provincia si sono verificate anche frane e smottamenti a causa delle piogge: problemi sulla statale 34 del Lago Maggiore tra Cannobio e Cannero. Chiusa la strada della Valle Anzasca per uno smottamento a Calasca Castiglione; uno smottamento ha causato la chiusura di una strada a Varzo, mentre sul fondovalle non si contano gli allagamenti: chiuso anche un sottopasso nei pressi dello scalo internazionale di Domo 2.

Un’allerta maltempo nelle regioni settentrionali dell’Italia, specie a Nord-Ovest, è stata diramata dalla Protezione civile. Arancione su alcune zone della Lombardia e gialla per aree di altre sei regioni: la stessa Lombardia, Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Veneto. L’allerta arancione per rischio idrogeologico riguarda Laghi e Prealpi Varesine, Lario e Prealpi occidentali e Orobie bergamasche. Già nella notte un nubifragio ha colpito il Milanese con alberi pericolanti e cartelloni pubblicitari caduti nel capoluogo dove i vigili del fuoco sono dovuti intervenire in decine di situazioni pericolose. Non risultano feriti o incidenti stradali di rilievo. Nel Varesotto, tra Busto Arsizio, Samarate e Lonate Pozzolo una breve tromba d’aria ha abbattuto decine di alberi senza fortunatamente conseguenza per le persone.

Secondo le previsioni, le giornate di Pasqua e Pasquetta saranno caratterizzate da una marcata instabilità con il primo caldo africano al Sud, soprattutto in Sicilia e in parte anche al Centro, e piogge e temporali portati dalle correnti atlantiche al Nord dove ci sarà un’intensificazione delle precipitazioni la sera di Pasqua con nevicate a quote superiori ai 1400/1500 metri nell’area occidentale e centrale e oltre i 1600 metri nell’area orientale. La giornata di Pasquetta al mattino sono previsti altri rovesci al Nord e sulla Toscana, in estensione al resto del Centro tra l’ora di il pranzo e il pomeriggio. Al Sud, invece, sarà un’altra giornata quasi estiva. 

AGI – Gli “aneliti di pace” spezzati dall’odio e dalle guerre, “i muri di gomma dell’egoismo e dell’indifferenza” che impediscono la costruzione di citta’ piu’ giuste, le sofferenze che lasciano “vuoti incolmabili”, le paure che ci impediscono di compiere il bene. Sono alcuni “macigni della morte”, le pietre tombali presenti nel nostro cuore che ci rubano la forza di andare avanti. Papa Francesco, nell’omelia della Veglia pasquale della Notte Santa, cui hanno assistito nella Basilica di San Pietro 6.000 fedeli,  riprendendo il brano del Vangelo, le donne che vanno al Sepolcro e l’annuncio del Cristo Risorto, riflette su due momenti “che ci portano – ha sottolineato – alla gioia inaudita della Pasqua: prima le donne si chiedono angosciate chi fara’ rotolare via la pietra; poi, alzando lo sguardo, vedono che essa e’ gia’ stata fatta rotolare”. “Anzitutto – ha spiegato il Pontefice – c’e’ la domanda che assilla il loro cuore spezzato dal dolore: chi ci fara’ rotolare via la pietra dal sepolcro? Quella pietra rappresentava la fine della storia di Gesu’, sepolta nella notte della morte. Lui, la vita venuta nel mondo, e’ stato ucciso; Lui, che ha manifestato l’amore misericordioso del Padre, non ha ricevuto pieta’; Lui, che ha sollevato i peccatori dal peso della condanna, e’ stato condannato alla croce. Il Principe della pace, che aveva liberato un’adultera dalla furia violenta delle pietre, giace sepolto dietro una grossa pietra. Quel masso, ostacolo insormontabile, era il simbolo di cio’ che le donne portavano nel cuore, il capolinea della loro speranza: contro di esso tutto si era infranto, con il mistero oscuro di un tragico dolore che aveva impedito ai loro sogni di realizzarsi”. 

 

“Fratelli e sorelle, questo puo’ accadere anche a noi – ha quindi aggiunto Francesco -. A volte sentiamo che una pietra tombale e’ stata pesantemente poggiata all’ingresso del nostro cuore, soffocando la vita, spegnendo la fiducia, imprigionandoci nel sepolcro delle paure e delle amarezze, bloccando la via verso la gioia e la speranza. Sono ‘macigni della morte’ e li incontriamo, lungo il cammino, in tutte quelle esperienze e situazioni che ci rubano l’entusiasmo e la forza di andare avanti: nelle sofferenze che ci toccano e nelle morti delle persone care, che lasciano in noi vuoti incolmabili; li incontriamo nei fallimenti e nelle paure che ci impediscono di compiere quanto di buono abbiamo a cuore; li troviamo in tutte le chiusure che frenano i nostri slanci di generosita’ e non ci permettono di aprirci all’amore; li troviamo nei muri di gomma dell’egoismo – sono veri muri di gomma – e dell’indifferenza, che respingono l’impegno a costruire citta’ e societa’ piu’ giuste e a misura d’uomo; li troviamo in tutti gli aneliti di pace spezzati dalla crudelta’ dell’odio e dalla ferocia della guerra”. “Quando sperimentiamo queste delusioni, abbiamo la sensazione che tanti sogni siano destinati a essere infranti e anche noi ci chiediamo angosciati: chi ci rotolera’ la pietra dal sepolcro?”. Eppure, ha proseguito il Papa, “quelle stesse donne che avevano il buio nel cuore ci testimoniano qualcosa di straordinario: alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era gia’ stata fatta rotolare, benche’ fosse molto grande”. “Ecco la Pasqua di Cristo, ecco la forza di Dio: la vittoria della vita sulla morte, il trionfo della luce sulle tenebre, la rinascita della speranza dentro le macerie del fallimento. E’ il Signore, Dio dell’impossibile che, per sempre, ha rotolato via la pietra e ha cominciato ad aprire i nostri sepolcri, perche’ la speranza non abbia fine. Verso di Lui, allora, anche noi dobbiamo alzare lo sguardo”. 

AGI – Pasqua con l’ombrello nelle regioni settentrionali dell’Italia, specie a Nord-Ovest: la Protezione civile ha diramato un’allerta arancione per il maltempo su alcune zone della Lombardia e gialla per aree di altre sei regioni, la stessa Lombardia, Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Veneto. L’allerta arancione per rischio idrogeologico riguarda Laghi e Prealpi Varesine, Lario e Prealpi occidentali e Orobie bergamasche.

 

Le giornate di Pasqua e Pasquetta saranno caratterizzate da una marcata instabilità con il primo caldo africano al Sud, soprattutto in Sicilia e in parte anche al Centro, e piogge e temporali portati dalle correnti atlantiche al Nord dove ci sarà un’intensificazione delle precipitazioni la sera di Pasqua con nevicate a quote superiori ai 1400/1500 metri nell’area occidentale e centrale e oltre i 1600 metri nell’area orientale. La giornata di Pasquetta al mattino sono previsti altri rovesci al Nord e sulla Toscana, in estensione al resto del Centro tra l’ora di il pranzo e il pomeriggio. Al Sud, invece, sarà un’altra giornata quasi estiva.

 

Questo il dettaglio dell’allerta maltempo della Protezione civile per la giornata di Pasqua:

Moderata criticità per rischio idrogeologico / allerta arancione:

  • Lombardia: Laghi e Prealpi Varesine, Lario e Prealpi occidentali, Orobie bergamasche

Ordinaria criticità per rischio idraulico / allerta gialla:

  • Lombardia: Nodo Idraulico di Milano
  • Piemonte: Toce, Valle Tanaro, Valli Varaita, Maira e Stura, Val Sesia, Cervo e Chiusella, Pianura settentrionale
  • Trentino Alto Adige: Provincia Autonoma di Trento

Ordinaria criticità per rischio idrogeologico / allerta gialla:

  • Liguria: Bacini Liguri Marittimi di Ponente
  • Lombardia: Valchiavenna, Media-bassa Valtellina, Valcamonica, Laghi e Prealpi orientali, Alta Valtellina, Nodo Idraulico di Milano
  • Piemonte: Pianura Torinese e Colline, Pianura Cuneese, Toce, Valle Tanaro, Valli Varaita, Maira e Stura, Val Sesia, Cervo e Chiusella, Valli Orco, Lanzo e Sangone, Pianura settentrionale
  • Trentino Alto Adige: Provincia Autonoma di Trento, Provincia Autonoma di Bolzano
  • Valle d’Aosta: Valle d’Aosta centrale, Valle del Gran San Bernardo da Aosta a Valpelline,Valle di Saint-Barthe’lemy e Valtournenche, Dorsale settentrionale e nord-occidentale, Valgrisenche e Valdigne, Bassa Valle d’Aosta, dalla Gola di Montjovet a Pont-Saint-Martin, Valle del torrente Chalamy, Valle d’Ayas, Valle di Champorcher e Valle di Gressoney, Valle di Cogne, Valsavarenche e Valle di Rhemes
  • Veneto: Alto Piave, Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, Piave pedemontano.