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AGI – “È un grande piacere accogliere oggi il G7 della Giustizia. La novità più importante sarà la costituzione di un Venice Justice Group, che sarà permanente per l’attuazione e la garanzia delle leggi”. L’ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio incontrando la stampa poco prima dell’avvio dei lavori del G7 della Giustizia, in corso oggi e domani a Venezia. “È una giornata particolarmente ricca di emozioni anche perché oggi è la giornata che commemora le vittime del terrorismo, quarant’anni fa sono stato il giudice istruttore dell’inchiesta sulle Brigate Rosse – ha poi proseguito – ma soprattutto è una giornata importante perché consolida un’unita’ di intenti e un’unita’ di direzioni nella lotta contro la criminalità organizzata, contro il traffico di esseri umani, contro la diffusione di droghe particolarmente pericolose come fentanyl e anche per quanto riguarda l’interesse che abbiamo sugli sviluppi dell’intelligenza artificiale”.

“Questa mattina abbiamo già avuto dei colloqui bilaterali con i colleghi del Canada, dell’Ucraina, degli Stati Uniti d’America e della Gran Bretagna, altri proseguiranno domani. Sarà un’occasione estremamente fruttuosa” ha poi concluso.

I ministri della Giustizia del G7 accolgono il debutto del nuovo gruppo di lavoro, voluto e presieduto dall’Italia. È stata già fissata per novembre la prima riunione tecnica, sull’impegno dell’IA nel campo della Giustizia, da cui far scaturire anche possibili elaborazioni legislative nelle rispettive nazioni. L’obiettivo del Venice Justice group è favorire il coordinamento per affrontare le sfide globali, in ambito giustizia, a cominciare dall’intelligenza artificiale, per contribuire alla difesa dei sistemi democratici contro disinformazione in rete e tutela dei processi elettorali. Tra le altre sfide anche la digitalizzazione e i crimini ambientali.

Uno scontro tra la polizia e i centri sociali si è registrato oggi a Venezia in occasione di una manifestazione organizzata contro il G7 della Giustizia, in corso oggi e domani nella città lagunare. L’appuntamento per i manifestanti era davanti alla stazione ferroviaria. Quando questi hanno tentato di avvicinarsi alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, luogo fulcro del summit, si è registrata una carica della polizia.

AGI – Pietre lanciate contro i treni in transito e sulla strada sottostante, senza apparente motivo. Sono le 23.20 quando Hasan Hamis attira su di sé le attenzioni alla stazione ferroviaria di Lambrate, periferia est di Milano. Quelle in primis di due agenti scelti della polizia ferroviaria, in servizio allo scalo, e poi di altri quattro colleghi della squadra Volante della questura, tra cui il vice ispettore Christian Di Martino. È il 35enne capo scorta della volante Zara quarto turno a finire da lì a pochi minuti accoltellato tre volte da Hamis e poi in ospedale dove è ricoverato in gravissime condizioni. Di Martino – come si ricostruisce dal verbale di arresto del 37enne di origini marocchine – con il taser ha esploso due colpi raggiungendo Hamis all’altezza del busto e del polpaccio destro, ma le scariche elettriche non avrebbero fatto effetto. Il poliziotto a quel punto, approfittando di un momento di distrazione del 37enne, avrebbe provato a bloccare a terra l’uomo. La poca luce e la concitazione non gli hanno fatto notare che Hamis tenesse in una manica un lungo coltello da cucina rosso. Con questo è stato accoltellato tre volte alla schiena, due fendenti hanno lesionato un rene e l’intestino, ed è finito in ospedale in condizioni gravissime. Al Niguarda è stato operato d’urgenza per quattro ore, ricevendo numerose trasfusioni, e non è ancora stato dichiarato fuori pericolo di vita. È ricoverato in terapia intensiva in condizioni stabili.

 

In ospedale ha ricevuto la visita anche del capo della polizia di Stato, Vittorio Pisani, che poi è passato in questura a Milano per esprimere vicinanza ai colleghi di Di Martino. Nel carcere di San Vittore, in attesa dell’udienza di convalida di domani, si trova Hamis in stato di arresto con l’accusa di tentato omicidio. Dagli accertamenti risulta avere almeno 22 diversi alias registrati in banca dati e vari precedenti per reati contro le persone, il patrimonio e resistenza a pubblico ufficiale. Dal Marocco è arrivato in Italia, più di venti fa. Il primo controllo risale al 2002.

 

Dall’analisi dei suoi precedenti (rapina, lesioni, furto, porto abusivo di oggetti atti a offendere) risulta aver vissuto in Campania. Ha scontato alcune condanne nella Casa Circondariale “G. Salvia” di Poggioreale a Napoli e in quella “P. Campanello” Ariano Irpino (Avellino). In quest’ultima è stato detenuto dal 9 giugno 2020 al 4 luglio 2023 per una condanna a 3 anni di reclusione per rapina e lesioni. All’uscita è stato emesso, nei suoi confronti, dal Prefetto di Avellino, stante l’indisponibilità di posti in Cpr, un provvedimento di espulsione rimasto ineseguito. L’ultimo controllo è del 5 maggio scorso: alla stazione di Bologna è stato fatto scendere da un treno dell’Alta velocità perché molesto con gli altri viaggiatori. Alla vista della polfer felsinea avrebbe estratto un rasoio. Dopo essere stato bloccato era stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.

 

 

Dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dalla premier Giorgia Meloni, dal ministro degli Interni Matteo Piantedosi e dal vicepremier Matteo Salvini sono arrivati messaggi di vicinanza e solidarietà al poliziotto. “Forza Christian, non mollare”, l’incoraggiamento in un tweet dalla polizia di Stato. 

 

 

AGI – Lo spostamento della goccia fredda verso la Grecia porta ancora un pò di instabilità sulle regioni del Sud Italia. Tra oggi e domani saranno infatti possibili acquazzoni e temporali specie sulle zone interne di Lazio, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia. Nel frattempo un campo di alta pressione si rafforza sull’Europa centro-occidentale e nel corso del secondo weekend di maggio porterà condizioni di tempo asciutto su tutta la Penisola con temperature in rialzo. Valori massimi comunque in linea con le medie del periodo e generalmente compresi tra 24 e 26 gradi. Ultimi aggiornamenti del Centro Meteo Italiano che però mostrano un possibile peggioramento nel corso della prossima settimana. Una profonda struttura depressionaria si muoverà infatti dalle Isole Britanniche verso l’Europa occidentale e nei giorni centrali del mese potrebbe portare una fase di maltempo soprattutto sulle regioni del Centro-Nord.

 

In dettaglio le previsioni per oggi: – Al Nord: Al mattino cieli in prevalenza soleggiati, salvo qualche addensamento sulla Romagna. Al pomeriggio attesi isolati rovesci sui rilievi del Piemonte e della Lombardia; nessuna variazione altrove. In serata si rinnovano condizioni di tempo stabile con cieli sereni o poco nuvolosi. – Al Centro: Al mattino cieli poco o irregolarmente nuvolosi su tutti i settori. Al pomeriggio attese aperture sulla Toscana, con isolati piovaschi sul basso Lazio. In serata tempo in generale miglioramento con nuvolosità alternata a schiarite.

 

– Al Sud e Sulle Isole: Al mattino precipitazioni diffuse sulle regioni peninsulari e sulla Sicilia, asciutto ma con molte nubi sulla Sardegna. Al pomeriggio non sono attesi cambiamenti sostanziali, con fenomeni generalmente più deboli. In serata ancora qualche piovasco tra Puglia, Basilicata e Calabria, migliora altrove. Temperature minime stabili o in rialzo da nord a sud.

 

 In dettaglio le previsioni meteo per domani:

 

– Al Nord: Al mattino tempo stabile su tutte le regioni con cieli sereni o poco nuvolosi. Al pomeriggio ancora cieli per lo più soleggiati, qualche addensamento sulle Alpi con possibili piovaschi isolati. In serata si rinnovano condizioni di tempo stabile con cieli sereni o poco nuvolosi.

 

– Al Centro: Al mattino tempo stabile con cieli sereni o poco nuvolosi, maggiori addensamenti tra Lazio e Abruzzo. Al pomeriggio non sono attese variazioni con cieli per lo più soleggiati e qualche addensamento in Appennino. In serata si rinnovano condizioni di tempo stabile con cieli sereni o poco nuvolosi.

 

– Al Sud e Sulle Isole: Al mattino piogge sparse sulla Calabria, variabilità asciutta altrove. Al pomeriggio instabilità in aumento con sviluppo di acquazzoni e temporali sparsi, più asciutto con ampie schiarite sui settori adriatici. In serata tempo in miglioramento con graduali schiarite, salvo residue piogge sulla Calabria. Temperature minime stabili o in lieve diminuzione da Nord a Sud e massime in generale rialzo. 

AGI – Un grande cerchio come un unico abbraccio in cui si sono stretti i colleghi di Enel Green Power che si sono ritrovati oggi alla centrale di Bargi a un mese dalla tragedia di Suviana. L’Ad di Enel Green Power, Salvatore Bernabei, ha voluto chiamare ognuno sul posto e ha chiesto di riunirsi in cerchio, ricordando con parole commoventi i colleghi che non ci sono più, le loro famiglie, coloro che ancora sono in ospedale, l’amore per le persone e la dedizione per il lavoro.

 

Il discorso di Bernabei / video di Paola Benedetta Manca

 

Don Augusto Modena, parroco di Camugnano, ha officiato la cerimonia in memoria di Adriano, Vincenzo, Paolo, Alessandro, Mario, Pavel e Vincenzo.

 

Le parole di Don Modena – video di Paola Benedetta Manca

 

I colleghi di Enel Green Power hanno deposto una corona di fiori vicino al luogo dell’incidente, poi insieme si sono spostati nel piazzale per una preghiera comune e per ascoltare i ricordi toccanti di Don Augusto, di Bernabei e del sindaco di Camugnano, Marco Masinara, presente insieme al sindaco di Castiglione dei Pepoli e dell’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese, Maurizio Fabbri.  

 

AGI – Il Garante per la protezione dei dati personali ha inviato una richiesta di informazioni a Roma Capitale su un progetto di videosorveglianza nelle stazioni della metropolitana.
“Secondo alcune notizie stampa – spiega l’autorità – in vista del prossimo Giubileo, l’Amministrazione prevede di installare telecamere con riconoscimento facciale, ‘in grado di verificare azioni scomposte’ all’interno dei vagoni e sulle banchine da parte di chi in passato si è reso protagonista ‘di atti non conformi. L’amministrazione ha 15 giorni per rispondere alla richiesta di informazioni del Garante privacy, fornendo, tra l’altro, una descrizione tecnica delle funzionalità di riconoscimento facciale, la finalità e la base giuridica di tale trattamento di dati biometrici e una copia della valutazione d’impatto sulla protezione dei dati”.

Fino a tutto il 2025, ricorda il Garante, “vige una moratoria sull’installazione di impianti di videosorveglianza con sistemi di riconoscimento facciale attraverso l’uso di dati biometrici, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, da parte delle autorità pubbliche o di soggetti privati. Tale trattamento è consentito solo all’autorità giudiziaria, nell’esercizio delle funzioni giurisdizionali, e alle autorità pubbliche, a fini di prevenzione e repressione dei reati, e comunque previo parere favorevole del Garante privacy”.

AGI – Era stata operata alla nascita in Palestina ma poi, a causa del conflitto, era stata letteralmente “abbandonata” nelle cure. Oggi E.H., bimba di appena 13 mesi, affetta da una gravissima patologia cronica cardiaca e da idrocefalo ostruttivo, può vivere normalmente grazie a una serie di interventi salvavita effettuati all’ospedale Gaslini di Genova e a una missione umanitaria internazionale. “Questa bambina ha vinto un biglietto alla lotteria della vita – dichiara Raffaele Spiazzi, direttore sanitario dell’ospedale pediatrico – Sarebbe sicuramente deceduta se non fosse arrivata qui”. Per farla arrivare al Gaslini, una missione che ha coinvolto la Farnesina, il ministero della Salute e quello della Difesa: l’11 marzo il volo ell’Aeronautica Militare, lo scorso 3 aprile l’operazione. “Uno sforzo congiunto e internazionale: varcare il confine di Rafah è, come sappiamo, molto complesso – ha spiegato il primario della Terapia intensiva neonata e Pediatrica del Gaslini, Andrea Moscatelli – Questa bambina è partita dal Cairo, mettendoci quasi 12 ore. Un viaggio difficile, con grandi rischi di desaturazione: bisognava essere preparati a ogni tipo di criticità. La bimba poteva morire in volo. Nel velivolo viaggiavano madri con bambini che rischiano la vita, persone per cui gli aerei non significano vacanza e svago ma orrore e morte. L’Italia si è presa carico di pazienti cronici che non hanno la possibilità di essere curati in loco”.

 

 

Alla piccola è stato ricostruito un cuore “nuovo di zecca”, con una correzione radicale definitiva della cardiopatia, che le regalerà una vita normale, poi il trattamento neuroendoscopico dell’idrocefalo, sotto la guida del dottor Gianluca Piatelli. Arrivata in condizioni disperate, con le manine nere, ora sorride e tocca tutto curiosa e di nuovo viva. La sua giovane mamma, partita con lei, le è rimasta sempre accanto. Rimarrà ancora per qualche settimana: impossibile tornare in Palestina. “Siamo stati uno degli anelli di questa catena virtuosa”, ha continuato Roberto Formigari, a capo dell’équipe cardiologica. La bambina ha adesso un cuore a quattro camere e un’ottima funzione biventricolare, saturazione al 100%, senza difetti residui. Dall’inizio del conflitto sono stati 34 i bambini seguiti dall’Istituto Gaslini: sono arrivati piccoli pazienti con ustioni, mutilazioni, con lesioni midollari da schegge: oltre il 40% della popolazione di Gaza è nella fascia 0-14 e sono loro, secondo le organizzazioni umanitarie, a pagare il costo più alto del conflitto. 

 

L’intervento è stato molto complesso: è stato necessario unifocalizzare l’arteria polmonare, ricostruire una biforcazione polmonare, tunnelizzare il ventricolo sinistro all’aorta e ricostituire la continuità tra cuore e biforcazione polmonare attraverso una valvola da donatore umano che abbiamo identificato a Barcellona – ha spiegato il cardiochirurgo Guido Michielon, a capo dell’unità di Cardiochirurgia – All’ospedale la seguiremo ancora – ha concluso Michielon – Genova, ancora per qualche tempo, sarà la sua casa”. 

 

AGI – Contestata al grido di “Sul mio corpo decido io” agli Stati generali della natalità la ministra Eugenia Roccella non è riuscita a pronunciare il suo intervento. Dopo la contestazione dei giovani che hanno proseguito a lungo urlando “vergogna vergogna”, il ‘padronè di casa Gigi De Palo ha dato la parola a uno dei ragazzi. Una di loro è salita sul palco e ha letto un volantino rivendicando parole come “educazione sesso-affettiva, parole – ha detto – che non hanno avuto ascolto da nessun ministro”.

 

E poi ha aggiunto: “Sui nostri corpi, decidiamo noi. L’attuale governo decide di convocare questo convegno mentre nessuno del governo, in un anno, ha risposte alle nostre richieste. Non ci stiamo alla triade Dio-padre-famiglia”. De Palo ha però specificato che “l’evento è convocato da una Fondazione e non dal governo”. Quando la ragazza ha terminato di leggere il volantino ed è scesa sul palco, la ministra Roccella ha provato di nuovo a pronunciare il suo intervento ma a quel punto sono ripresi i “vergogna, vergogna” dei giovani.

 La ministra ha commentato dal palco: “Nessuno ha detto che qualcun altro decide sul corpo delle donne, anzi siamo qui proprio perché oggi le donne non decidono fino in fondo del proprio corpo, se possono avere figli”.

 

La ministra travolta dalle contestazioni allora, è andata via. 

 

 

 

 

Gigi De Palo, speriamo di non buttare lavoro fatto

De Palo ha spiegato: “La ministra è andata via e tornerà in un altro momento, sperando anche che questo faccia calmare gli animi. Vedremo domani o nei prossimi giorni se riusciremo a recuperare”. Quindi, ha aggiunto: “Questo evento è stato organizzato con associazioni, scuole, risorse, nottate, vi chiedo – ha proseguito rivolgendosi ai giornalisti – di aiutarci a dare il giusto peso alle notizie. Facciamo una pausa di 10 minuti e speriamo di non buttare tutto il lavoro che c’è dietro questo evento” ha concluso l’organizzatore.

 

“Non è accettabile che un piccolo gruppo di contestatori abbia impedito alla Ministra Roccella di parlare. Gli Stati Generali per la Natalità sono un luogo che pone al centro la famiglia, che non ha colori politici e che permette a tutti di dire la propria” ha aggiunto poi successivamente in un punto stampa – Concetti per noi fondamentali, tanto che abbiamo eccezionalmente deciso di stravolgere il programma e far parlare una rappresentante dei contestatori. Non è possibile però che, nonostante questo, non ci sia stato da parte loro il rispetto, istituzionale e personale, di far parlare la Ministra. Sono assolutamente solidale con lei: le ho chiesto di rimanere e rispondere ma lei, comprensibilmente scossa, ha deciso di andar via”. 

 

 

Roccella, mi aspetto solidarietà dai podisti della libertà

 “Sono certa che la segretaria del Pd Elly Schlein, tutta la sinistra, gli intellettuali – Antonio Scurati, Roberto Saviano, Nicola Lagioia, Chiara Valerio, ecc. -, la “grande stampa” e la “stampa militante” che abbiamo visto in queste ore mobilitata in altre sedi, avranno parole inequivocabili di solidarietà nei miei confronti dopo l’atto di censura che questa mattina mi ha impedito di parlare agli Stati generali organizzati dalla Fondazione per la Natalità per svolgere il mio intervento e anche per rispondere ai contestatori-censori e interloquire con loro. Sono certa che i podisti della libertà e della democrazia non si faranno sfuggire questa occasione per dimostrare che l’evocazione del fascismo che non c’è, alla quale abbiamo assistito in queste settimane, non era solo una sceneggiata politica pronta a svanire di fronte alle censure vere”. Cosi’ su Facebook la ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella, dopo le contestazioni stamattina agli Stati generali della natalità.

 

 

 

Solidarietà bipartisan a Roccella

 “La mia solidarietà al ministro della Famiglia, della natalità e delle Pari opportunità, Eugenia Roccella, costretta per le dure contestazioni a lasciare gli Stati generali della Natalità senza porter tenere il proprio intervento”. Francesco Lollobrigida spiega cosi’ che “inquieta che chi pretende il diritto di decidere non lasci a un ministro della Repubblica la libertà di esprimere le proprie idee”. “Il mio pensiero va anche agli organizzatori e alle tante donne, mamme presenti e future, alle quali non è stato consentito di esporre il proprio pensiero”, aggiunge l’esponente FdI, con il partito che fa quadrato a sostegno di Roccella mentre attestazioni di solidarietà arrivano anche da Iv e Azione.
“Quanto avvenuto stamattina agli Stati generali della natalità è inqualificabile”. Il ministro per la Natalità, la Famiglia e le Pari opportunità, dice allora Ester Mieli, responsabile FdI Pari opportunità e politiche contro ogni discriminazione.

 

 

“Eugenia Roccella è stata costretta ad abbandonare il palco – riprende – a causa delle contestazioni di un gruppo di persone. Proprio coloro che professano la democrazia si sono resi protagonisti, ancora una volta, di un atteggiamento di censura nei confronti di chi non la pensa come loro. Esprimo solidarietà al ministro Roccella incoraggiandola a portare avanti il suo lavoro in favore delle famiglie, della natalità e delle donne”.
Di “atti di intolleranza inaccettabili” parla su X Mariastella Gelmini, senatrice e portavoce di Azione. “Ognuno ha diritto di esprimere la propria opinione, è sempre sbagliato cedere il passo ad attacchi, odio e violenza. Alla ministra Roccella tutta la mia solidarietà”, aggiunge. 

 

Licia Ronzulli rileva che “non c’è modo più illiberale di pretendere la libertà impedendo di parlare con contestazioni, urlando e fischiando, costringendo un ministro ad abbandonare un evento”. “Ed è ancora più grave e inaccettabile il metodo, purtroppo frequente, di sabotare le manifestazioni degli altri. Desidero esprimere al ministro Roccella tutta la mia solidarietà”, conclude la vicepresidente FI del Senato.

 

 

 

 

“È grave che la ministra Roccella abbia dovuto rinunciare a intervenire agli Stati generali della natalità, a lei la mia piena solidarietà”, osserva anche Maria Elena Boschi.
L’esponente di Italia Viva aggiunge che “l’espressione del dissenso è lecita, ma non si può dimenticare che libertà e democrazia si esprimono innanzitutto consentendo di parlare, non con la censura”.

 

“L’Italia è malata di un ideologismo folle che vuol negare evidenza, verità e natura. Esiste un’emergenza, un inverno demografico che, se non finisce, rischia di far scomparire la nazione italiana nel giro di qualche generazione. È una realtà fattuale, innegabile. Ne va preso atto e, con responsabilità, va posto rimedio attraverso una politica a favore delle famiglie e della natalità”, afferma il senatore FdI Roberto Menia.

 

“Essere figli di una nazione – riprende – significa anche sentire il desiderio di perpetuarla senza bisogno di ingegneria genetica e uteri in affitto: questo è ciò che avviene dalla notte dei tempi attraverso l’unione tra un uomo e una donna che formano una famiglia. Nessuno decide del corpo altrui, nessuna violenza e nessuna coercizione. Libero arbitrio, libera volontà e responsabilità. C’è chi lo capisce e chi no. Solidarietà al ministro Roccella”.

“Contestare un oratrice impedendole di svolgere il suo intervento è una forma di violenza inaccettabile per un Paese democratico”, dice il vicecapogruppo Nm alla Camera, Pino Bicchielli. “Agli Stati generali della Natalità – riprende – è stata data al gruppo di manifestanti che contestava la ministra della Famiglia ogni possibilità di esporre il proprio punto di vista, ma lo scopo invece era soffocare la voce di Eugenia Roccella, cui dopo vani tentativi di esporre il proprio punto di vista non è rimasto altro da fare che abbandonare prima il palco, poi l’Auditorium. Siamo vicini alla ministra Roccella, condanniamo l’abuso e ci auguriamo che non sia questo il modo in cui si svolgeranno nel futuro i dibattiti e i convegni, sul tema della natalità o altri argomenti”. 

 

 

 

 

 

 

 

AGI – Circa 150 ragazzi sono rimasti intossicati questa mattina a Guastalla, nel Reggiano, a causa di una nube tossica che si è sprigionata in una piscina. Secondo quanto appreso, l’impianto sorge vicino ad alcune scuole del paese. Diversi giovanissimi sono stati ricoverati al pronto soccorso. L’incidente sarebbe da ricondursi ad una miscelazione tra cloro e un’altra sostanza. Le indagini sono in corso; molti ragazzi sono già rientrati in classe.