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AGI – Un uomo di 78 anni che allevava alcune oche ‘da guardia’, spaventato dai suoi animali che lo avevano circondato mentre portava il secchio col mangime, è caduto battendo la testa ed è stato ricoverato in ospedale. È accaduto a Olgiate, in provincia di Varese.

 

L’anziano è stato soccorso dai sanitari dell’Areu e accompagnato al San Leopoldo Mandic di Merate. Non ha riportato ferite gravi, solo un profondo taglio alla testa.

 

Ora gli animalisti dell’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente temono per la vita delle oche e chiedono che non vengano uccise e qualora il loro amico volesse disfarsene si dicono pronti a trovare loro una sistemazione. “Non sappiamo ancora cosa ha in serbo l’uomo per le sue oche – scrivono gli animalisti – ma se per caso avesse in mente di disfarsene, cosa che speriamo non sia, noi saremmo pronti a trovare loro una nuova eventuale collocazione”.

AGI – Sarebbe morto per soffocamento durante un esorcismo con rito islamico e non per overdose di droga il 43enne deceduto a Salassa, nel Torinese. È quanto appurato dai carabinieri di Ivrea, che dopo l’esame autoptico, nelle scorse ore, hanno fermato l’ex coniuge, ora ai domiciliari, il fratello e lo zio del 43enne, entrambi in carcere.

 

La morte dell’uomo risale allo scorso 10 febbraio, con la vittima che aveva già partecipato ad almeno due sedute di esorcismo perché ritenuto dai propri familiari posseduto dai demoni.

 

Il quarantatreenne, di origine nordafricana, è deceduto a causa di una “sindrome anossica cerebrale e multiorgano derivata da una insufficienza respiratoria acuta”. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, mentre la vittima si trovava in uno stato di alterazione psicofisica dovuto all’assunzione di cocaina, con mani e piedi legati, tre persone – zio, fratello e moglie della vittima – ne hanno provocato la morte mediante asfissia meccanica violenta utilizzando un oggetto soffice premuto sul viso.

 

I familiari dell’uomo, convinti che fosse posseduto dai demoni, lo avevano già sottoposto ad altri riti. Quello del 10 febbraio è risultato fatale, con i colpevoli che – come dimostrano le intercettazioni ambientali – hanno cercato di nascondere elementi utili all’indagine. 

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AGI – A seguito dell’attentato terroristico che ha colpito Mosca, lunedì mattina si svolgerà al ministero dell’Interno una riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica dedicata a una analisi della situazione.  Lo si apprende da fonti del Viminale. 

 

Le stesse fonti spiegano che il livello di allerta antiterrorismo in Italia è massimo sin dallo scorso 7 ottobre, a seguito dell’attacco di Hamas in Israele. L’innalzamento del livello di allerta per il peggioramento dello scenario internazionale era stato voluto proprio dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi dopo l’attacco del 7 ottobre.

 

A tutte le Prefetture, in quell’occasione, era stato chiesto di aggiornare i ‘target’ degli obiettivi sensibili individuandone 250 su tutto il territorio dove l’attenzione è più alta. Target che possono essere aggiornati sulla base di particolari ricorrenze o nuove situazioni. Giovedì si è riunito al Viminale il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica con un focus sull’attività di prevenzione in vista degli spostamenti di Pasqua.

 

Il Comitato tornerà a riunirsi lunedi’ 25 marzo sul tema dell’antiterrorismo alla luce dell’attentato avvenuto ieri a Mosca. Massima allerta quindi ma nessun allarmismo, si sottolinea dal Viminale, spiegando che si procede in una duplice direzione: da un lato presidiando i target degli obiettivi sensibili e, dall’altro, con l’attività di prevenzione antiterrorismo. 

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AGI – Una gremitissima piazza del Ferrarese a Bari: cittadini, rappresentanti politici, sindaci, giovani studenti, tutti stretti attorno alla loro città e al sindaco Antonio Decaro, con lo slogan “Giù le mani da Bari #iostoconDecaro”, la manifestazione indetta da Cgil e Pd in segno di solidarietà al primo cittadino e all’amministrazione dopo la notizia dell’arrivo del provvedimento di accesso ispettivo disposto dal ministro dell’Interno al Comune di Bari. Dal palco gli studenti stanno ricostruendo la storia dell’inchiesta “Codice interno”, che ha sgominato i clan Parisi-Palermiti, con 137 arresti, ed evidenziato legami con alcuni esponenti politici. Sono state poi ripercorse le tappe della vicenda che ha portato il ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, a nominare una Commissione d’accesso Antimafia al Comune. Fischi sono stati indirizzati nei confronti di Maurizio Gasparri e dei parlamentari del centrodestra, che hanno chiesto al Viminale approfondimenti.

 

 

Sul caso Bari ha voluto dire la sua il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani: “Credo che abbia fatto bene il ministro Piantedosi a formare una squadra che andrà a controllare quello che è successo. Sono garantista, non punto l’indice contro nessuno, però bisogna sempre accertare la verita. Non è secondo me questione che riguarda la persona del sindaco, ma qualcosa di strano c’è, soprattutto nell’azienda dei trasporti, lì bisogna accendere i riflettori, io sono garantista ma 130 arresti in una città non sono poca cosa. E’ giusto accertare senza colpevolizzare nessuno. L’accesso agli atti è un atto di trasparenza, non di accusa”, ha concluso Tajani. 

 

Decaro, “non siamo sotto ricatto nè della mafia nè della politica”

 

“Io non sono venuto a fare polemiche. In tanti mi hanno detto ‘dai una risposta a quel parlamentare’, io non rispondo perchè la migliore risposta è qui davanti a me, in questa piazza, siete voi. La migliore risposta a chi vuole utilizzare questa città per fare una campagna elettorale, a chi dice che Bari è sotto il ricatto della mafia: non è più sotto il ricatto nè della mafia nè della politica”. Lo ha detto il sindaco di Bari, Antonio Decaro, dal palco della manifestazione “Giù le mani da Bari”, che ha fatto registrare quasi 20 mila presenze secondo gli organizzatori (6000, secondo la Digos). “Questa città – ha aggiunto – in questi 20 anni, coni sacrifici, col sudore, con lavoro quotidiano è cresciuta, si è rialzata, ha recuperato la propria dignità. Oggi Bari è orgogliosa di ciò che è diventata in questi anni e noi non ci vergogniamo più, noi siamo baresi e siamo fieri di esserlo. Oggi guardandovi noi oggi qui ci sentiamo tutti baresi anche i sindaci, i cittadini, che sono venuti dal resto della nostra regione. Ma anche dal resto del nostro Paese. Io difenderò questa città fino all’ultimo giorno in cui sarò sindaco. Difenderò l’onore della citta’ di Bari, insieme a voi. Proverò da sindaco a essere all’altezza di questa risposta meravigliosa che ci avete dato. Proverò a essere all’altezza del vostro orgoglio, della vostra dignità, del vostro grandissimo amore”. 

 
E ancora: “Quello che stanno tentando di farci è una vergogna senza confine – ha proseguito Decaro -. Perchè non si calpesta una città solo per un calcolo elettorale, magari per una vittoria a tavolino, non si calpesta una città, il futuro dei baresi, solo perche’ si ha paura di perdere la campagna elettorale, che perdono da 20 anni, perchè non hanno mai avuto un progetto, una idea per questa città. Noi siamo baresi, siamo innamorati di questa città che difenderemo, cari onorevoli. Potrete anche sciogliere il consiglio comunale, ma non potrete sciogliere il legame che ci tiene tutti insieme in questa piazza”.

Emiliano, “il governo ha l’ossessione di vincere qui le elezioni”

 

“Quando al governo ci sono persone come quelle succedono cose come queste. E la responsabilità dei nostri leader nazionali deve molto più intensa, perchè quello è lo stesso governo che sta varando l’autonomia differenziata, che vuole colpire il Sud nella sua libertà, che ci vuole commissariare in quella logica, è arrivata al punto di immaginare, utilizzando le misure di prevenzione antimafia, di vincere le elezioni a Bari, perchè vincere le elezioni a Bari è, ovviamente, per loro, una ossessione”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sul palco della manifestazione “Giù le mani da Bari”, parlando dell’arrivo della Commissione d’accesso Antimafia al Comune.

Emiliano ha ricordato, citando un video girato dalla premier Giorgia Meloni in via Sparano durante la campagna elettorale per le scorse politiche, “parlava a me direttamente – ha detto il governatore – quasi in una maniera intimidatoria, e mi diceva ‘questa è la tua Bari, questo è quello che avete costruito? Vi faremo vedere noi’. Era una promessa quella che fece quel giorno e che sta mantenendo in modo sbagliato. Utilizzando mezzi che, invece, hanno un’altra finalità, hanno un altro significato. Non è assolutamente vero quello che si dice, che era un atto dovuto. Non c’è la obbligatorietà, come per l’azione penale, di agire con le misure di prevenzione. Non c’era neanche l’urgenza, perchè questi accertamenti si potevano fare anche dopo le elezioni. Anche perchè l’amministrazione si sta sciogliendo da sola per linea naturale, per scadenza del mandato. Hanno bisogno di questa ispezione per costruirsi su una campagna elettorale – ha accusato Emiliano -. E’ questa la vergogna! Non sanno che dirvi. Non hanno scarpe, non hanno biciclette, non sanno che pensate, non sanno come vivete, non sanno quali sono i vostri problemi e pensano di convincervi a votare contro questa comunita’ con la scusa delle misure di prevenzione”. 

Bonaccini, “lo scioglimento dell’amministrazione è incomprensibile”

 

“Bari con Antonio Decaro. Noi con Antonio Decaro. Massimo rispetto per il lavoro della procura: contrastare ed estirpare la criminalità organizzata è una priorità assoluta di tutte le istituzioni. Segnalo che proprio il procuratore di Bari ha sottolineato come l’amministrazione comunale Decaro si è spesa in questi anni per la legalità e il contrasto delle mafie. Che ora il Governo attivi una procedura che può portare allo scioglimento dell’amministrazione comunale, per di più a tre mesi dal voto, è francamente incomprensibile. Che questa scelta discenda poi da un vertice al Viminale tra il Ministro e alcuni parlamentari pugliesi è inquietante”. Così, in un post su Facebook, il presidente del Pd e della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. “Ribadisco la mia totale vicinanza ad Antonio Decaro e la mia fiducia nell’operato dei magistrati. Trovo viceversa incomprensibile la scelta del Governo. Se è dettata da cose che non sappiamo hanno il dovere di dircelo e di dirlo ai cittadini di Bari, altrimenti si rafforza il sospetto di un atto politico assunto contro un’amministrazione sgradita”, ha concluso Bonaccini.

 

AGI – E’ morto il maestro Maurizio Pollini: lo ha reso noto il Teatro alla Scala. Nato a Milano 82 anni fa, Pollini è stato uno dei massimi pianisti a livello mondiale, “uno dei grandi musicisti del nostro tempo e un riferimento fondamentale nella vita artistica del Teatro per oltre cinquant’anni”, fa sapere il Teatro alla Scala.

 

 

Il sovrintendente Dominique Meyer, il direttore musicale Riccardo Chailly, i professori dell’Orchestra e i lavoratori scaligeri sono accanto alla moglie Marilisa, al figlio Daniele e a tutta la famiglia. La camera ardente del maestro Pollini si terrà alla Scala.

 

 

 

AGI – “Caro Luca, infinito ed eterno amore della mia vita, purtroppo dopo 36 anni di lotta per una giustizia giusta, non ho niente da offrirti di nuovo se non la bruttura della sesta chiusura del caso”. Inizia così la lettera che Olimpia Fuina Orioli ha scritto in occasione del 36esimo anniversario della morte di suo figlio, Luca Orioli, e di Marirosa Andreotta, studenti ventenni trovati senza vita nel bagno dell’abitazione di lei a Policoro (Matera) nel 1988. Ufficialmente la coppia è morta folgorata da una scarica elettrica, ma secondo alcune testimonianze i corpi presentavano evidenti segni di colluttazione.

“Sulla vicenda non è mai stata fatta chiarezza nonostante siano molti gli elementi che discosterebbero il racconto dalla morte dei giovani per un incidente causato da una stufa in bagno. Un caso che ancora scotta molto fra le mani di tutti coloro che hanno impunemente cancellato e affossato la verità – scrive la donna – legalizzando l’illegalizzabile per via dell’impunità di cui godono giudici, principi del foro e azzeccagarbugli ammanicati, favoriti anche da una fitta rete di omertà, premiata dal sistema dilagante che sta mandando il mondo, la vita ed i Valori, al macero. E’ troppo grande il compito affidatomi da questo dolore che, per essere vincente avrebbe dovuto avere un esercito numeroso e valoroso a gridare il diritto alla verità e giustizia”.

Per Olimpia Fuina “siamo in uno Stato assente e inefficiente dove contano unicamente poltrone, potere e denaro senza diritti paritari e senza i propri doveri. Sono troppo potenti e interrelati e a nulla è servito, il pianto, il grido, il silenzio, la preghiera e la mia strenua lotta. I morti sono due e a combattere sono da sola. Prenditi tu cura di me e di tutti coloro che continuano a ucciderti col silenzio e con l’indifferenza. Dio abbia pietà di tutti e venga la sua poderosa mano a fare giustizia sulla terra. Avrei tanto voluto darti qualche buona nuova, ma di nuovo c’è il risveglio più allargato di coscienze che, avendo compreso che non basta commuoversi ma occorre muoversi, stanno cercando di trovare dentro la forma e la forza – aggiunge la mamma di Luca – per vincere insieme al posto di chi non lotta e anzi ha cancellato quella verità che non può volere. Un abbraccio fortissimo amato mio Luca. Mi conforta l’idea che si stia accorciando il tempo che ci separa. Sei nel mio grembo mia forza e mia vita, mio pianto e sorriso, mio sogno immortale e mia fervente preghiera. A te io devo la mia vita risorta dal male che mi attanaglia impietosamente – conclude – in una morsa feroce da un tempo infinito senza speranza”.

AGI – Fine settimana delle Palme con tempo instabile e con pioggia che per la giornata di oggi (23 marzo) interessa soprattutto il Nord Italia mentre domani (24 marzo) anche il Centro-Sud, specie nelle zone interne e settori adriatici. Intenso maltempo atteso invece nella settimana Santa con i principali modelli che mostrano almeno due fasi con precipitazioni anche intense tra Martedì e Giovedì. Queste le previsioni del Centro Meteo Italiano che confermano piogge, temporali e anche neve in montagna prima di Pasqua. Il weekend di Pasqua potrebbe invece vedere un temporaneo miglioramento del tempo ma la distanza temporale rimane comunque elevata e dunque anche l’incertezza.

 

Previsioni meteo per oggi

  • AL NORD – Al mattino cieli in prevalenza poco nuvolosi, con maggiori addensamenti sulla Liguria. Al pomeriggio locale instabilità sui settori alpini e prealpini, con neve sulle Alpi oltre i 1700-2000 metri; sereno lungo la Pianura Padana. In serata e in nottata non sono previste variazioni di rilievo con fenomeni insistenti sul nord-est; neve in calo sulle Alpi fin verso i 700-800 metri.
  • AL CENTRO – Tempo stabile sia al mattino che al pomeriggio con nuvolosita’ medio-alta in transito su tutti i settori. In serata e in nottata si rinnovano condizioni di tempo asciutto, con molte nubi lungo i versanti Tirrenici.
  • AL SUD E SULLE ISOLE – Al mattino tempo stabile con cieli sereni o poco nuvolosi; addensamenti bassi attesi sui settori tirrenici e Sardegna. Al pomeriggio non sono attese variazioni di rilievo. In serata ancora tempo asciutto con nuvolosita’ alternata a schiarite. Temperature minime stabili o in calo al centro-sud, ed in rialzo al nord; massime in rialzo al centro-sud, stabili o in calo al nord.

 

Previsioni meteo per domenica

 

  • AL NORD – Tempo asciutto al mattino sulle regioni del Nord con nubi sparse e ampie schiarite. Poche variazioni al pomeriggio salvo locali acquazzoni o temporali in sviluppo sul Triveneto. In serata e nottata tempo asciutto e ampie schiarite ovunque.
  • AL CENTRO – Nuvolosità in transito nella mattinata sulle regioni centrali ma senza fenomeni di rilievo associati. Instabilità in aumento nel pomeriggio con piogge e acquazzoni sparsi su zone interne e settori adriatici. Migliora dalla sera con ampie schiarite ovunque.
  • AL SUD E SULLE ISOLE – Tempo per lo più asciutto nel corso della giornata al Sud con nuvolosità irregolare alternata ad ampi spazi di sereno. Poche variazioni in serata e nottata salvo locali piogge sul Molise. Temperature minime e massime in diminuzione al Centro-Nord e in rialzo al Sud.