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AGI – “Quasi 6 canzoni trap su 10 contengono espressioni violente contro le donne e questo dato mi ha particolarmente colpito”. Lo ha sottolineato Carla Garlatti, Autorita’ garante per l’infanzia e l’adolescenza, nel corso dell’audizione davanti alla commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza in merito all’indagine conoscitiva sul degrado materiale, morale e culturale nella condizione dei minori, con focus sulla diffusione di alcool, nuove droghe, aggressivita’ e violenza.

 

“Se prendiamo le canzoni trap – ha osservato – ci troviamo di fronte a un genere che nasce in alcuni contesti marginali, ma e’ ascoltato da tutti, anche da molti altri ragazzi che vivono una vita lontano da quell’ambiente”. Nei testi “si parla di autocelebrazione, di rabbia e delusione, violenza, disparita’ di genere e droghe. Attenzione pero’: non sto dicendo che si tratta di un’istigazione, ma il fatto che questi brani abbiano successo rappresenta un segnale che ci arriva del malessere giovanile”.

 

“La trap – ha spiegato ancora Garlatti – ha una grande influenza e magari avesse un messaggio positivo, mi piacerebbe. Purtroppo questi messaggi negativi contenuti in queste canzoni sono molto ascoltati anche da chi apparentemente non avrebbe motivo per sentirli, pero’ in comune hanno la rabbia. Noi ci dobbiamo porre questi problemi” ha concluso.

AGI – Il Tribunale per i minorenni di Napoli ha condannato a 20 anni di reclusione il 17enne L.B. per l’omicidio di Giovanbattista Cutolo, detto Giogiò, 24enne musicista ucciso in piazza Municipio a Napoli nella notte del 31 agosto 2023. Il giudice hanno cosi’ accolto la richiesta del pm della Procura per i minorenni Francesco Regine, comminando il massimo della pena considerato il rito abbreviato.

 

Momenti di tensione all’esterno del Tribunale per i minorenni di Napoli, subito dopo la sentenza di condanna a 20 anni per il 17enne L.B., accusato dell’omicidio di Giovanbattista Cutolo, il 24enne ucciso a Napoli nella notte del 31 agosto scorso. Alcuni parenti del 17enne, uscendo dal tribunale, hanno urlato frasi offensive e hanno minacciato gli amici del ragazzo ucciso, che da stamattina hanno organizzato un sit in, chiedendo giustizia per Cutolo. Gli amici hanno risposto alle minacce intonando cori per Giogiò e sono stati protetti da un cordone di forze dell’ordine, che stanno presidiando l’area.

AGI – Mille bare in Piazza del Popolo a Roma. È il flash mob organizzato dalla Uil per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla tragedia delle morti sul lavoro.

 

Oltre mille (1041) tante quante sono, ogni anno, le vittime sui luoghi di lavoro, hanno occupato la storica piazza della Capitale “per ricordare – spiega la Uil – chi, alla fine della giornata, non ha piu’ fatto ritorno alle proprie case e ai propri cari, per non rassegnarsi all’idea assurda che si tratti di morti inevitabili, per sollecitare la politica e il Governo a mettere in campo tutti i provvedimenti necessari a rafforzare la prevenzione, a investire in sicurezza, a sanzionare giustamente i trasgressori”.

 

Per commemorare quei genitori, padri e madri, ma anche quelle figlie e quei figli, caduti sul lavoro, il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, ha letto alcuni nomi delle persone la cui vita e’ stata spezzata dal mancato rispetto delle regole sulla sicurezza. “È un bollettino di guerra inaccettabile – ha affermato il leader Uil – Oggi vogliamo richiamare le coscienze di tutti a un dramma che colpisce tante famiglie; abbiamo bisogno di sensibilizzare le coscienze, di non dimenticare, di costringere la politica e il governo a fare cose subito”.

 

 

“Il tentativo oggi è di richiamare l’attenzione di tutti, dei mass media su vite umane spesso dimenticate, vorremmo richiamare l’attenzione di tutti alle vite perse, vite di persone che andavano a lavorare, di chi cercava di portare lo stipendio a casa per mantenere una famiglia. Lo abbiamo fatto volutamente nella giornata della festa della papa’: sono tanti papa’ e tante mamme che non sono tornati a casa perché’ andavano a lavorare. Dobbiamo considerare la perdita di una sola vita umana inaccettabile. Non possiamo perdere tempo nelle discussioni, nella propaganda: bisogna fare cose concrete subito. Bisogna debellare questa tragedia”.

 

 

“Oggi proviamo a richiamare tutti al valore della vita umana: nessun profitto puo’ giustificare la perdita di una vita umana: dobbiamo dirlo forte, i soldi – ha concluso – non valgono la vita umana e dobbiamo rispettare la dignità del lavoro. e ognuno dovrebbe pensare queste immagini pensando che 1040 persone non sono tornate a casa”.

 

 

 

 

 

AGI – In occasione della festività ebraica di Purim, la Comunità Ebraica di Roma e la Fondazione per il Museo Ebraico di Roma, in collaborazione con il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara (MEIS), presentano la mostra “Bellissima Ester. Capolavori per una Regina”. La mostra sarà aperta al pubblico dal 20 marzo al 24 giugno 2024, presso il Museo Ebraico di Roma, in via Catalana. Il percorso espositivo, costituito da 40 opere tra pergamene miniate, dipinti, disegni, manoscritti, volumi antichi e fotografie, analizza l’affascinante figura di Ester nei secoli, fonte di ispirazione e protagonista di romanzi, pellicole cinematografiche, pièce teatrali, musicali, e soprattutto di opere pittoriche. La mostra, a cura di Olga Melasecchi, Amedeo Spagnoletto, e Marina Caffiero, espone tra le più antiche e pregiate Meghillot Estèr (i rotoli in pergamena che narrano la gesta di Purim), esibite insieme per la prima volta con le loro miniature. Veri capolavori di arte ebraica, realizzati presso le Cinque Scole dell’antico ghetto di Roma, altri commissionati da privati, conservati per anni presso le famiglie, e donati successivamente al Museo Ebraico di Roma.

 

 

La mostra presenta inoltre importanti esemplari presi in prestito da collezioni italiane, come la Meghillà Momigliano, proveniente da Casale Monferrato – Museo di Arte e Storia Antica Ebraica e datata metà Seicento. “Un esemplare unico di pergamena miniata e colorata – spiegano dalla comunita’ ebraica di Roma – “il percorso espositivo si arricchisce inoltre di opere della pittura italiana rinascimentale e barocca, realizzate da artisti del calibro di Michelangelo Buonarroti e Jacopo del Sellaio. Opere d’arte raffiguranti le vicende e i personaggi della storia di Ester. Un’occasione straordinaria per comprendere come la storia biblica sia stata rappresentata all’interno e all’esterno del mondo ebraico, e di quanto e come si siano diffusi modelli iconografici, divenuti poi canonici nell’immaginario comune attraverso le interpretazioni cinematografiche”.

 

 

Gli organizzatori parlano di “un punto di vista alternativo, che individua come protagonista la figura di Ester, l’eroina del popolo ebraico. Un vero e proprio viaggio nella storia di Purim, che pone al centro il ruolo della donna e indaga il tema del rovesciamento delle sorti e del riscatto fisico e morale del popolo ebraico”. La mostra è resa possibile grazie all’intesa con il Centro Romano di Studi sull’Ebraismo (CeRSE) dell’Universita’ degli Studi di Roma Tor Vergata e attraverso un’accurata selezione di materiali conservati presso Casale Monferrato – Museo di Arte e Storia Antica Ebraica, l’Archivio Paolo Ravenna, la Galleria degli Uffizi, la Casa Buonarroti, la Biblioteca Nazionale di Firenze, la Biblioteca Universitaria di Genova, il Museo della Padova, l’Archivio di Stato di Roma, l’Archivio Storico della Comunita’ Ebraica di Roma, la Galleria d’Arte l’Occhio e il Museo Ebraico di Roma. 

 

 

 

 

AGI – “Credo ci siano due pregiudizi da sfatare: si dice spesso che il giornalismo è una professione, io credo invece che sia un mestiere e un lavoro artigianale. Inoltre viene considerato lontano dalla cultura, perché i giornalisti parlano e scrivono di tutto senza sapere nulla. Ma io penso esattamente il contrario: quando un giornalista racconta i fatti del mondo, questi restano dentro di lui”. Lo ha detto Rita Lofano, direttore di AGI, tra i vincitori del “Francigena Fidenza Award” per le agenzie di stampa, insieme al presidente del gruppo editoriale Adnkronos, Giuseppe Marra, e al direttore di Askanews, Gianni Todini.

 

“Io credo ci sia bisogno di una narrazione accurata per descrivere i cammini, una necessita’ di approfondimento. Non bisogna rimanere in superficie ed è importante la strada dell’inclusione a partire da quella femminile”, ha sottolineato il direttore di AGI nel corso dell’evento che si è svolto oggi al Palazzo dell’Informazione, sede dell’agenzia di stampa Adnkronos, in piazza Mastai, nel quartiere romano do Trastevere. Lofano è stata premiata perché, specifica la motivazione, ha permesso all’AGI, di “navigare con destrezza nell’oceano delle notizie, assicurando un notiziario tempestivo e affidabile“. L’AGI, si è confermata in questi mesi come un’agenzia di stampa di primo livello con un “ruolo di primo piano nel panorama dell’informazione” italiana.

 

“Desidero ringraziarvi. Devo dire che questo vostro premio è per me particolarmente gratificante e mi ha molto commosso. Vi dico che Adnkronos è a vostra disposizione”, ha detto Marra nel corso della premiazione. Il premio giornalistico, ideato dall’autrice Rossana Tosto, promosso dal Comune di Fidenza e dall’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), è stato conferito per l’alta professionalita’, il merito, il talento, la passione, la voglia di scoprire e di comunicare profusi nel lavoro. Una lode alla carriera riconosciuta ai giornalisti che si sono distinti in modo particolare nella professione di “narratore di fatti e di luoghi”. Autentici “artisti della parola e delle immagini”, autori di idee e progetti attraverso i quali hanno affermato stili e linguaggi finalizzati a intercettare il bisogno di cultura, tradizioni, arte e bellezza.

 

Per i quotidiani sono stati premiati il direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana e Valeria Arnaldi, redattrice dei servizi speciali de Il Messaggero. Un riconoscimento anche a Giuseppe Cerasa, direttore de Le Guide di Repubblica. “Il giornalismo indipendente da una prospettiva: questa meta con fatica e sudore la stiamo raggiungendo. Lo facciamo raccontando con impegno quello che l’Italia riesce a esprimere come qualita’ e futuro”, ha detto Fontana.

 

Per le radio il premio è stato conferito a Francesco Pionati, direttore del Giornale Radio Rai e di Radio 1 e a Massimiliano Menichetti responsabile di Radio Vaticana – Vatican News. Per le tv sono stati premiati: Silvia Calandrelli, direttrice di Rai Cultura; Marzia Roncacci, alla guida di Tg2 Italia Europa; Paolo Di Lorenzo, per la conduzione mattutina del Tg5.

 

Nell’occasione è stata anche presentata la quarta edizione del “Francigena Fidenza Festival”, in programma dall’11 al 14 aprile. Presenti il sindaco di Fidenza, Andrea Massari, e l’assessore alla Cultura, Maria Pia Bariggi. “Ringrazio tutti i premiati – ha dichiarato il sindaco di Fidenza Massari -, per il lavoro che hanno svolto e svolgeranno per valorizzare la Via Francigena. Per noi promuovere la conoscenza di questo antico cammino è una operazione culturale che ovviamente va ben oltre Fidenza e il suo territorio. Il premio Francigena Fidenza Award nasce proprio con l’intenzione di riconoscere il ruolo preminente dei media come ambasciatori di questo importante progetto e l’elenco delle prestigiose testate che ricevono il premio quest’anno sta a testimoniare un impegno e un interesse che sono per tutti noi preziosissimi”.

 

“La Francigena e il suo Festival – ha affermato l’assessore alla Cultura e al progetto ‘Via Francigena’ Bariggi -, hanno necessita’ di essere narrati perchè l’identita’ variamente declinata dei territori che attraversa diventi sviluppo culturale e sociale. In tal modo gli articoli accompagnano i tanti protagonisti e in primo luogo le Istituzioni per le trasformazioni e i cambiamenti. “Il premio – ha spiegato Rossana Tosto -, rappresenta un concreto segno di apprezzamento e un encomio per i giornalisti il cui percorso professionale si distingue per l’uso di linguaggi autentici, verificati e orientati al futuro. Come i pellegrini lungo la ‘Via Francigena’, essi tracciano il percorso dell’informazione e dell’inclusione. I destinatari del premio sono agenzie di stampa, quotidiani, radio, tv. Riflettendo sull’essenza dei ‘cammini’, di cui la Francigena è la Via’, ritengo che la stampa tracci il cammino quotidiano della conoscenza”.

 

“In questa sede ho fatto tanti eventi, in questo palazzo dell’Informazione. Sono passati anni e per questo sono emozionata: voglio ringraziare il presidente Marra”, ha aggiunto Tosto. “Questo premio, mi piace ricordarlo, è un prodotto del ‘cuorè, la professione richiede il rigore e l’affidabilita’ con il controllo delle fonti: questa è una lode alla carriera per esservi distinti” nel giornalismo, ha ricordato l’ideatrice del premio. 

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