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AGI – Un uomo di 40 anni è stato gambizzato in pieno giorno a Lecce. Si tratta di Christian Salierno,
già noto alle forze dell’ordine. L’uomo si trovava seduto ai tavolini di un bar in viale Grassi, poco distante dal comando provinciale dei vigili del fuoco, quando
è stato avvicinato da una moto in corsa. Un centauro gli ha sparato quattro colpi d’arma da fuoco alle gambe. L’uomo è stato subito soccorso e condotto in ospedale, indaga la polizia. Si pensa a un regolamento di conti.
AGI – Sempre più papà scelgono di restare a casa ad accudire i figli appena nati grazie alla legge sui congedi parentali. Secondo Save the Children che ha diffuso una ricerca su dati Inps in occasione del 19 marzo, festa del papà, in Italia il tasso di utilizzo del congedo di paternità è più che triplicato fra il 2013 e il 2022. Più elevato il numero di padri che ne usufruisce nelle province del Nord e più basso in quelle del Mezzogiorno e tra chi ha un reddito più alto. L’Organizzazione sottolinea l’importanza di promuovere la condivisione delle responsabilità genitoriali tra madri e padri, per una maternità che non sia più di ostacolo all’accesso delle donne nel mondo del lavoro. Ma, rileva Save the Children, sono necessarie politiche che favoriscano l’equa distribuzione dei carichi di cura in famiglia.
Ma vediamo l’identikit del nuovo papà che si sostituisce alla mamma o alla baby sitter: ha più di 30 anni, vive al Nord, lavora in imprese di media-grande dimensione con un contratto di lavoro stabile e ha un reddito medio-alto. Se oggi sono ancora le donne a dover rinunciare alla carriera o addirittura al posto di lavoro perchè il carico di cura risulta spesso un impedimento alla loro vita professionale, qualcosa nell’universo della paternità si muove e anche in maniera costante. Permane un forte squilibro di genere tra i due genitori nella cura dei figli, ma i dati mostrano che la percentuale di padri che usufruisce del congedo di paternità si è più che triplicata fra il 2013 e il 2022: Nel 2013, infatti, poco meno di 1 padre su 5 ne ha usufruito (pari al 19,25%), cioè 51.745 padri, mentre, mentre nel 2022, sono stati più di 3 su 5 (pari al 64,02%), cioè 172.797 padri, con poche differenze a seconda che si tratti di genitori del primo (65,88%), secondo o successivo figlio (62,08%). Alla sua introduzione, nel 2012 il congedo di paternità prevedeva un solo giorno obbligatorio e due facoltativi, mentre oggi garantisce 10 giorni obbligatori e uno facoltativo ai neopapà ed è fruibile tra i due mesi precedenti e i 5 successivi al parto. Esistono tuttavia ancora forti differenze nell’utilizzo del congedo di paternità, che varia a seconda dell’età, della tipologia contrattuale, della dimensione aziendale, del reddito e dell’area di residenza.
Sebbene l’incremento nell’utilizzo di questo diritto all’astensione lavorativa si registri in tutta Italia, chi ne usufruisce di piu’ vive nelle province del Nord, mentre il tasso si abbassa in quelle del Mezzogiorno. Valori di fruizione inferiori al 30%, si riscontrano nelle province di Crotone (24%), Trapani (27%), Agrigento e Vibo Valentia (29% in entrambe le province), mentre valori superiori all’80% (i piu’ elevati), si registrano nelle province di Bergamo e Lecco (81% in entrambi i casi), Treviso (82%), Vicenza (83%) e Pordenone (85%). A utilizzare maggiormente il congedo, come era prevedibile, sono gli uomini nelle fasce d’età comprese fra i 30 e i 39 anni (65,4%) e fra i 40 e i 49 (65,6%). Inoltre, è più probabile che il padre usufruisca del congedo di paternità se lavora in aziende medio-grandi. Fra quelle con oltre 100 dipendenti, infatti, l’utilizzo è pari al 77%, mentre scende al 67,8% in quelle che hanno fra i 51 e i 100 dipendenti, al 60% fra quelle che hanno fra i 16 e i 50 dipendenti, fino ad arrivare al 45,2% nelle aziende con 15 dipendenti o meno. Eppure, è proprio in questa ultima tipologia di azienda che si è registrato l’aumento maggiore nell’utilizzo del congedo di paternità tra il 2021 e il 2022 (più 8,7%).”Il coinvolgimento dei padri nella cura dei figli sta cambiando, anche se lentamente, anche in Italia, a favore di una maggiore condivisione delle responsabilità. E’ necessario sostenere questo cambiamento, andare nella direzione di un congedo di paternità per tutti i lavoratori, non solo i dipendenti, garantendo che i datori di lavoro adempiano all’obbligo di riconoscere tale diritto, e fino ad arrivare all’equiparazione con il congedo obbligatorio di maternita’. Una misura, questa, anche a sostegno delle neomamme, in un periodo della vita che troppo spesso si rileva difficile e caratterizzato da sentimenti di inadeguatezza e solitudine, come emerge anche da una indagine campionaria promossa nel 2023 da Save the Children” afferma Giorgia D’Errico, Direttrice Affari pubblici e Relazioni istituzionali di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro.
“E’ essenziale incoraggiare i nuovi padri nella piena condivisione della cura dei figli, eliminando, al contempo, i tanti ostacoli che ancora oggi bloccano l’ingresso e lo sviluppo professionale delle madri nel mondo del lavoro” conclude D’Errico. Nella fruizione dei congedi di paternità si rilevano forti disuguaglianze tra le diverse tipologie contrattuali, a favore di chi ha un contratto di lavoro piu’ stabile. Se infatti, tra i lavoratori con un contratto a tempo indeterminato la percentuale sfiora il 70% (69,49%), tra quelli con contratto a tempo determinato scende al 35,95%, mentre tra gli stagionali arriva solo al 19,72%. Per quanto riguarda le fasce di reddito, invece, l’utilizzo del congedo di paternita’ e’ piu’ diffuso tra i padri con un reddito compreso fra i 15mila e i 28mila euro (73,3%) e fra quelli con reddito superiore a 28mila euro e inferiore a 50mila (85,68%). La correlazione positiva tra reddito e utilizzo del congedo di paternità, però, si interrompe a partire dai redditi di 50mila euro (tra chi ha un reddito superiore a questo importo ne usufruisce il 78,63%).
AGI – “Quattro anni fa la pandemia entrò nelle nostre vite stravolgendole. Ancora oggi portiamo addosso le ferite e le conseguenze sociali del Covid-19, non ultime le nuove povertà che ne sono scaturite. Sono vive nella mente di tutti le immagini delle ambulanze che soccorrevano le persone malate, degli operatori sanitari che prestavano loro le cure necessarie, delle terapie intensive, non ultime quelle delle vittime di questa terribile epidemia”. Così in una nota Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana nella Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus.
“Le Volontarie e i Volontari della Croce Rossa Italiana non si sono certo risparmiati durante l’emergenza, anzi: si sono confermati una presenza costante per tutta la popolazione, sempre in prima linea nonostante l’avversario che avevano davanti non facesse sconti a nessuno, neppure a loro, neppure a noi. A quattro anni di distanza dalle immagini dei camion che attraversavano Bergamo carichi di bare, in questa Giornata ricordiamo le vittime dell’epidemia da Coronavirus, rivolgendo il più sincero abbraccio alle loro famiglie, ai Comitati della CRI che, proprio a causa del Covid-19, persero Volontarie e Volontari. – continua – Non dimentichiamoci di loro. Dell’impegno, della dedizione, di quelle vite messe al servizio di altre, di quanti, pur colpiti dal dolore per aver perso un familiare, un amico, non hanno rinunciato a donare se stessi a chi aveva bisogno. Superare questa emergenza non è stato facile ma la speranza, l’Umanità che ha unito tutte e tutti all’insegna della fratellanza, ci hanno permesso di vincere questa sfida”.
AGI – Veloce e blanda perturbazione sul Mediterraneo centrale che porterà nelle prossime ore condizioni meteo instabili in Italia. Secondo le previsioni del Centro Meteo Italiano, avremo molte nuvole in transito e qualche pioggia sparsa soprattutto al Nord-Est e sui settori adriatici. Nel corso dei prossimi giorni avremo un deciso miglioramento grazie a una maggiore espansione dell’alta pressione verso la nostra Penisola. Condizioni meteo più stabili almeno fino a venerdì e con temperature in aumento di qualche grado al di sopra delle medie. Con l’arrivo del weekend, gli ultimi aggiornamenti del Centro Meteo Italiano ci mostrano una ripresa degli scambi meridionali con la possibilità di un affondo perturbato anche sul Mediterraneo. Aumentano le probabilità per un ritorno del maltempo in terza decade del mese.
Ecco in dettaglio le previsioni per oggi:
– Al Nord:
Molte nuvole al mattino sulle regioni settentrionali con possibilità di deboli precipitazioni sparse. Al pomeriggio ancora fenomeni soprattutto al Nord-Est e sull’Emilia Romagna con neve oltre i 1700-1800 metri sulle Alpi. Piu’ asciutto in serata e nottata
– Al Centro:
Cieli nuvolosi al mattino sulle regioni del Centro ma con deboli piogge solo su Toscana e Umbria. Tra pomeriggio e sera instabilita’ in aumento con possibilita’ di deboli precipitazioni sparse soprattutto su zone interne e settori adriatici. Graduale miglioramento in nottata.
– Al Sud e Sulle Isole:
Tempo stabile nel corso della giornata sulle regioni del Sud con nubi sparse alternate a schiarite ma senza fenomeni di rilievo associati. In serata e nottata locali precipitazioni in arrivo su Molise, Campania e Puglia, variabilita’ asciutta altrove. Temperature minime stabili o in locale aumento e massime in lieve diminuzione su tutta la Penisola.
Ecco le previsioni meteo per domani:
– Al Nord:
Al mattino nuvolosità irregolare su tutti i settori, più compatta lungo la Pianura Padana. Al pomeriggio cieli poco o irregolarmente nuvolosi, isolate schiarite sulla Romagna. In serata si rinnovano condizioni di tempo stabile con ancora nuvolosita’ medio-alta in transito.
– Al Centro:
Cieli poco o irregolarmente nuvolosi al mattino, isolati piovaschi sulle coste Abruzzesi. Al pomeriggio attese ampie schiarite specie sulle regioni Adriatiche. In serata tempo del tutto stabile con assenza prevalente di nuvolosità su tutti i settori.
– Al Sud e Sulle Isole:
Al mattino cieli coperti su Campania, Molise, Basilicata e Puglia con deboli piogge associate; sereno o poco nuvoloso altrove. Al pomeriggio ancora qualche piovasco tra Basilicata e Calabria, cieli poco o irregolarmente nuvolosi altrove. In serata tempo del tutto stabile con cieli sereni o poco nuvolosi, più coperti sulle Isole Maggiori. Temperature minime stabili o in diminuzione e massime in lieve rialzo.
AGI – Dalle prime ore di questa mattina, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, con il supporto dei militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Puglia, del 6° Nucleo Elicotteri e del Nucleo cinofili di Modugno, a conclusione di un’ampia indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica del capoluogo pugliese, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 56 indagati, ritenuti appartenenti a un sodalizio criminale di tipo mafioso-camorristico operante nella città metropolitana e nella provincia barese, dedito perlopiù al traffico di sostanze stupefacenti con modalità mafiose.
Nel corso dell’attività investigativa, dal 2017 al 2020, sono già stati sequestrati circa 80 kg di hashish, 7 kg di cocaina e 2 kg di marijuana nonché arrestate numerose persone tra acquirenti e corrieri e individuati diversi luoghi di stoccaggio del narcotraffico. Gli arresti sono in corso contestualmente in diverse località delle regioni Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Abruzzo.
AGI – Tre morti e tre feriti in un incidente stradale avvenuto nel pomeriggio nel Tarantino sulla statale 100. Lo scontro è stato tra due auto ed è avvenuto all’altezza dello stesso punto dove alcuni mesi fa avvenne un altro grave incidente nel quale morirono tre militari dell’Esercito che rientravano a Taranto.
Una Bmw ed una Peugeot sono le due auto coinvolte nell’incidente stradale nel quale hanno perso la vita due donne e un ragazzo. I feriti sono invece una coppia ed un bambino. L’incidente è avvenuto in prossimità di Mottola, in un tratto della statale ormai contrassegnato da alta pericolosità visto il rilevante numero di incidenti e vittime sinora verificatosi. Sul posto Carabinieri, Vigili del Fuoco e team del 118. Non ancora accertate le cause dell’incidente. L’allarme è stato lanciato dagli automobilisti di passaggio.
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