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AGI – Smart city. Mobilità elettrica. Economia circolare. Le città del futuro sono più vicine se viste dal Greentech Global Forum, l’appuntamento annuale dedicato all’innovazione tecnologica promosso dalla Regione Lazio con l’organizzazione di Lazio Innova, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, SIMEST (Società italiana di supporto all’internazionalizzazione), SACE (Agenzia italiana per il credito all’esportazione), Agenzia Ita (Italian Trade Agency) e con il supporto di Intesa Sanpaolo.

 

Quest’anno l’iniziativa si terrà dal 16 al 17 settembre presso il Complesso del Gazometro Ostiense a Roma, durante la Rome Future Week, con un’agenda fitta d’incontri tra tavoli istituzionali, workshop promozionali e sessioni di networking, per offrire agli attori internazionali l’occasione di presentare e condividere soluzioni e progetti da approfondire e discutere poi in sessioni riservate. II Forum vedrà la partecipazione dei rappresentanti internazionali di agenzie di sviluppo, cluster industriali, aziende, fondi di investimento, diplomatici economici e dirigenti italiani, sarà incentrato sulle tecnologie di punta per la transizione energetica e le applicazioni per le smart city energia verde, mobilità elettronica, servizi avanzati per i cittadini e la circular economy.

 

L’obiettivo è sviluppare progetti congiunti tra grandi attori internazionali e aziende locali selezionate e favorire l’innovazione e il trasferimento tecnologico tra PMI e grandi aziende a livello globale. La due giorni è stata presentata questa mattina in conferenza stampa presso la sede della Regione alla presenza di Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio e assessore allo Sviluppo economico, al Commercio, all’Artigianato, all’Industria, all’Internazionalizzazione, Marco Rago, consigliere giuridico del Ministro per la diplomazia economica e dello sviluppo (MAECI); Francesco Marcolini, presidente di Lazio Innova: Angelo Camilli, presidente Unindustria, Francesca Alicata, responsabile relazioni esterne SIMEST.

 

“L’incontro di oggi rappresenta un momento di condivisione di conoscenze ed esperienze, ma soprattutto un’opportunità per creare sinergie e partnership strategiche” ha affermato Angelo Camilli. “Come Lazio Innova siamo impegnati nella realizzazione di questo appuntamento per il quale realizzeremo azioni di follow-up con l’obiettivo di rafforzare le relazioni e consolidare le collaborazioni avviate durante il forum, attraverso una piattaforma di matching digitale. E poi ancora con iniziative di networking e condivisione di progetti. Inoltre, tramite la gestione dei bandi FESR della Regione Lazio, favoriremo la partecipazione congiunta a gare internazionali da parte di aziende regionali e straniere”, ha evidenziato Francesco Marcolini.

AGI – Pasti pronti più sani potrebbero ridurre le emissioni dell’UE di 48 milioni di tonnellate all’anno e far risparmiare ai clienti 2,8 miliardi di euro (2,4 miliardi di sterline) ogni anno, oltre a ridurre le malattie. I fast food e i piatti pronti forniscono più di un sesto delle calorie dell’UE ma contengono molto più sale e carne di quanto raccomandano i medici, secondo quanto emerso da un’analisi della società di consulenza Systemiq commissionata dalle organizzazioni ambientaliste no-profit Fern e Madre Brava. Gli scienziati hanno scoperto che imporre standard minimi di salute e sostenibilità alle aziende che si occupano di vendere la maggior parte di questi cibi porterebbe enormi benefici alla società.

 

“Rendere i piatti pronti più sani e sostenibili è una politica senza rimpianti”, ha dichiarato Eduardo Montero Mansilla, della Federazione spagnola dei consumatori e degli utenti, una delle dieci organizzazioni non governative coautrici del rapporto.

 

“Possiamo migliorare la salute delle persone e del pianeta a prezzi accessibili”, ha continuato Montero Mansilla. Il rapporto ha esaminato gli effetti dell’imposizione alle grandi aziende alimentari di rispettare le diete indicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che mira a evitare la malnutrizione e le malattie non trasmissibili, e della Commissione EAT-Lancet, che cerca di ridurre i danni ambientali e umani. In entrambi i casi, è emerso che i pasti pronti dovrebbero contenere in media circa la metà dei cereali raffinati e due terzi di carne in meno, oltre a un numero significativamente maggiore di legumi.

 

Il rapporto ha rilevato che ciò farebbe risparmiare ai consumatori 2,8 miliardi di euro in cibo e ridurrebbe le emissioni di 48 milioni di tonnellate all’anno, ma non ha tenuto conto degli ulteriori benefici economici derivanti dal fatto che gli ospedali spenderebbero meno soldi per curare i pazienti e i datori di lavoro perderebbero meno denaro a causa dei giorni di malattia dei lavoratori.

“Stiamo vivendo una crisi sanitaria legata all’alimentazione”, ha detto Alba Gil, della European Public Health Alliance, coautrice del rapporto.

AGI – Per qualche ora, Capri è stata l’ombelico della politica estera mondiale. Era da mercoledì sera che tra i vicoli che si inerpicano sull’isola, di fronte al Golfo di Napoli, si tessevano le fila della diplomazia internazionale. Turisti e cameraman, delegazioni e ristoratori, tutti mescolati senza apparente intralcio. Del resto l’isola è abituata a grandi eventi: vi era di casa Jacqueline Kennedy, d’estate si vedono Leonardo Di Caprio e Jennifer Lopez, nessuno si stupisce di nulla. Tantomeno della cena al lume di candela del capo della diplomazia Usa, Antony Blinken, con la moglie, su un terrazzino a strapiombo sull’iconica piazzetta salotto. Ma stamane, dopo la notizia che era stata colpita una base aerea a Isfahan, il cuore della difesa area iraniana, vicino a un importante impianto nucleare, per qualche ora l’isola dei Faraglioni è diventata il fulcro delle tensioni, anche perché si è temuta una rappresaglia immediata, che per fortuna non c’è stata.

 

È stato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha dato al mondo l’annuncio che gli Usa erano stati avvisati “all’ultimo minuto” dell’incursione. Fonti americane hanno aggiunto che era stato un missile israeliano a prendere di mira l’Iran. Blinken ha chiarito che gli Usa non erano stati coinvolti in alcuna azione, ma si è rifiutato di confermare che Israele aveva dato a Washington un preavviso dell’azione: “Non ho intenzione di parlarne se non per dire che gli Stati Uniti non sono stati coinvolti in alcuna operazione offensiva”.

 

È un momento in cui le relazioni tra gli Stati Uniti e il loro principale alleato in Medio Oriente sono sempre più gelide e dal tono si capisce. Ci sono state esplosioni a Isfahan e Tabriz, forse anche in Siria, ma l’Iran minimizza: fa sapere che non è successo nulla di speciale e non ci sarà alcun attacco di rappresaglia. E mentre dal Medio Oriente si rincorrono le notizie, a Capri le parole d’ordine sono de-escalation e moderazione. Lo ripetono i ministri, lo sintetizza il documento finale firmato. 

 

“Ha prevalso il buon senso, non ci sono state vittime”, fa notare Tajani quando incontra la stampa dopo quasi tre ore di colloquio con i colleghi. Il timore che Israele desse una risposta incendiaria all’attacco subìto sabato scorso dall’Iran sembra per ora sfumato. “Quando tra amici si invia un messaggio, evidentemente si innesca una riflessione”, osserva il vice premier che promette impegno ulteriore per la de-escalation. Oggi è il primo passo: “Non so quanto sia possibile che Israele e Iran si siedano attorno a un tavolo ma ora conta la de-escalation, che si concluda questa fase e si apra una stagione diversa: arrivare a una tregua, far entrare aiuti a Gaza, liberare gli ostaggi, ridurre l’aggressività di Houthi e Hezbollah”.

 

L’Italia, che ha la presidenza di turno del G7, può giocare un ruolo di primo piano, incalza Blinken. “Parli con chi ha buoni rapporti in Medio Oriente”: il riferimento evidente è all’Iran. “L’Italia ha i contatti diretti e penso che si sia visto, nelle due ultime settimane. È importante alimentarli per evitare escalation e un conflitto più ampio, regionale”. Ministro Tajani, a quando la telefonata all’Iran? Tajani, che ormai sta lasciando l’isola e si gode i saluti e i complimenti degli isolani prima di salire sul traghetto, si volta sorpreso: “Datemi un po’ di respiro, si è appena conclusa questa giornata”.

AGI – Richiamo a Bruno Vespa dalla presidente della Rai, Marinella Soldi, per la presenza di soli ospiti maschili nella puntata di ‘Porta a porta’ in cui si è parlato di aborto.
Fonti di viale Mazzini fanno sapere che la presidente della Rai ha richiamato Vespa sul ruolo fondamentale del servizio pubblico in particolare su un tema così sensibile e che chiama in causa direttamente il corpo delle donne.

 

La presidente della Rai, Marinella Soldi, è impegnata tra l’altro da molto tempo nel portare avanti il progetto ‘No women no panel – Senza donne non se ne parla’, iniziativa nata in seno alla Commissione europea e rilanciata dalla Rai con l’obiettivo di “valorizzare competenze, esperienze e talenti anche femminili per una più compiuta attuazione dei principi di democrazia paritaria e pluralismo, garantendo l’adeguata rappresentanza delle donne in convegni, appuntamenti istituzionali e talk show”.

A partire proprio dalla presenza, in termini numerici, delle donne nei dibattiti pubblici. Cosa che non c’è stata nella puntata di ‘Porta a porta’ dove si è affrontato anche il tema dell’aborto.
Ultima firma del protocollo d’intesa ‘No women no panel’ era stata siglata tra la Rai e il Campidoglio, lo scorso 9 aprile, ma il progetto ha avuto già l’adesione di 45 soggetti territoriali: 8 Regioni, 21 Enti locali (Comuni, Province e città metropolitane) e 16 Università.

AGI – Nuovo blitz a Venezia di due attivisti per il clima. Hanno versato nel Canal Grande – da un vaporetto della linea 1, proveniente dalla fermata del Giglio e diretto verso l’Accademia – una sostanza che ha colorato l’acqua di verde e di rosso. I due, francesi, sono stati bloccati.

“Esprimo una decisa condanna – ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia – per l’azione intrapresa nel pomeriggio da alcuni attivisti per il clima che hanno preso di mira, nuovamente, la nostra bellissima città, versando nel Canal Grande di Venezia una sostanza colorante che ha tinto l’acqua di verde e di rosso”.

“Venezia ha una tale visibilità, in particolare in questi giorni, in occasione dell’inaugurazione della Biennale Arte e dei numerosi eventi collaterali – ha aggiunto – che gesti come questi potrebbero diventare la vetrina per azioni simili. Venezia va difesa e tutelata, non oltraggiata – ha sottolineato – e le occasioni di dialogo, anche sul clima e i suoi cambiamenti, sono molte”.
“Un ringraziamento agli agenti di polizia, che, intervenuti subito, hanno bloccato i due turisti francesi, ritenuti coinvolti nell’azione” ha concluso Zaia. 

 

 

 

AGI –  Biografilm Festival svela un nuovo titolo in programma per la sua ventesima edizione, dal 7 al 17 giugno a Bologna. Si tratta di ‘Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer’ di Samuele Rossi, frutto di un lungo lavoro di ricerca volta a raccontare un momento cruciale ed emozionante della storia del nostro Paese.
Era il 7 giugno 1984 quando Enrico Berlinguer, durante un comizio elettorale a Padova, avverte un malore evidente: nonostante tutto, in quegli attimi, porta in fondo il suo discorso rivolto alla folla, ma di li’ a poco entra in coma: morirà dopo quattro giorni, l’11 giugno. Il 13 giugno ha luogo a Roma il funerale politico più imponente della storia della Repubblica: in due milioni scendono in piazza per i suoi funerali, qualcosa di mai visto prima. Un evento che ha segnato indelebilmente la storia d’Italia.

 

‘Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer’ vuole restituire la memoria collettiva di quell’evento attraverso uno storytelling emozionale e innovativo costruito con il solo utilizzo di materiale d’archivio proveniente da archivi nazionali e internazionali. Il film propone un’accurata e rinnovata ricostruzione narrativa e visiva di quei 7 giorni che sconvolsero l’Italia. Racconta con una prospettiva nuova un momento di passaggio e una fine: quella di un politico amato, di un intero partito, di un’idea di Paese, forse addirittura la fine di un’epoca. Il film è prodotto dalla Echivisivi di Samuele Rossi e Giuseppe Cassaro con la Salice Production di Cosetta Lagani e la Solaria Film di Emanuele Nespeca.

 

Nell’intento comune di ricordare uno dei protagonisti della storia del Novecento, l’evento cinematografico di Biografilm legato alla proiezione in anteprima mondiale di Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer dialoga con la mostra multimediale ‘I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer’ che verrà inaugurata l’11 giugno a Bologna al Museo Civico Archeologico, esattamente quarant’anni dopo la morte del leader del Pci. L’esposizione ne ricostruisce il percorso politico e personale attraverso materiali video, fotografici e documenti autografi originali. Sono inoltre presentati i manifesti politici elaborati negli anni della segreteria di Berlinguer, oltre a fotografie d’autore, libri, approfondimenti. 

AGI – È morto Italo Ormanni, in magistratura dal 1961 al 2010. Aveva 87 anni. L’annuncio arriva dalla redazione del programma tv Forum dove Ormanni ha preso parte come giudice per due stagioni, dal 2011 al 2013, appena andato in pensione. Napoletano di origine, Ormanni da pm presso la procura partenopea aveva seguito alcune inchieste sulla camorra, culminate con gli arresti dei boss Cutolo, Zazza e Nuvoletta. Ma la sua realizzazione professionale è avvenuta a Roma dove ha seguito le indagini più delicate, dalla scomparsa di Emanuela Orlandi all’omicidio di Simonetta Cesaroni alla morte della studentessa Marta Russo all’Università La Sapienza.

 

Da procuratore aggiunto presso la procura capitolina – carica che ha ricoperto dal 1994 al 2008 – Ormanni ha anche coordinato le indagini dell’antiterrorismo sugli anarchici e sulle nuove brigate rosse, con l’agguato al professor Massimo D’Antona, e sui delitti degli italiani all’estero, ‘in primis’ il duplice omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin in Somalia e l’assassinio della giornalista Maria Grazia Cutuli in Afghanistan. Dal 2000 al 2008 è stato anche procuratore antimafia per il Lazio, mentre dal 2008 al 2010 è stato responsabile del Dipartimento presso il Ministero della giustizia, occupandosi tra l’altro dell’estradizione del terrorista Cesare Battisti, latitante in Brasile.

 

“Ci ha lasciati il giudice Italo Ormanni, è stato un onore poterlo annoverare tra i giudici del programma per due stagioni – è il ricordo della redazione di Forum -. Ormanni è entrato nel cast della nostra trasmissione con sincero entusiasmo, confrontandosi con casi molto diversi da quelli affrontati nella sua lunga esperienza professionale. Inizialmente molto serio e rigoroso, ha saputo mettersi in gioco mostrando anche il suo lato spiritoso. La squadra di Forum è profondamente colpita ed esprime la sua vicinanza alla famiglia”. 

 

 

AGI – Domenica ricorre il 2.777esimo Natale di Roma, antichissima festività laica che celebra la fondazione della capitale, identificata nella data leggendaria del 21 aprile, e quest’anno coincide con l’Appia Run, gara podistica che ia sua volta celebra le nozze d’argento. E saranno in 6.500 ad affrontare una gara unica al mondo per il suo percorso: non solo perchè è nel cuore della famosa Regina Viarum ma anche perchè si svolge su un percorso fatto di cinque diverse pavimentazioni, visto che comprende l’asfalto del Viale delle Terme di Caracalla, i sampietrini dell’Appia, il basolato lavico che dal mausoleo di Cecilia Metella porta allo sterrato del Parco della Caffarella e infine c’è la pista di atletica dello stadio Martellini per il traguardo dopo 13 km di corsa resa complicata proprio da queste caratteristiche. Di solito il numero di iscritti è fissato al massimo in 6mila, ma questa volta si e’ deciso per una extra dotazione di 500 pettorali, messa a disposizione dagli organizzatori, che è andata subito sold out.  Ai 6500 iscritti alla gara di domenica vanno aggiunti gli oltre 1000 bambini che domani parteciperanno al Fulmine dell’Appia. “Sono numeri che ci inorgogliscono – dice Roberto De Benedittis, ideatore e organizzatore della Appia Run – e ci regalano l’entusiasmo e l’energia per continuare su questa strada. Un’ulteriore testimonianza di quanto la nostra gara sia apprezzata ed amata in Italia e all’estero”. La manifestazione di corsa su strada, competitiva sulla distanza dei 13 km e non competitiva di 5 e 13 km, e’ organizzata da ACSI con la collaborazione di ACSI Italia Atletica, della ASD Roma Appia Run e di ACSI Campidoglio Palatino. Tra le migliaia di runners al via, anche nomi di rilievo del panorama nazionale del podismo, tra cui Mohammed Zerrad, del’Atletica Vomano, tra gli uomini, ed Elisa Bortoli, mezzofondista dell’Esercito, tra le donne. Saranno loro a indossare i panni dei favoriti della vigilia. Ai nastri di partenza, con il pettorale numero 10, anche Justine Mattera, soubrette, attrice e cantante, ma soprattutto grande sportiva, amica della Roma Appia Run. La manifestazione prevede quindi quattro gare, ognuna rivolta a un target specifico: la 13 km competitiva, per gli atleti pronti ad affrontare la difficile prova con l’obiettivo di ottenere un gran tempo e migliorare la prestazione dell’anno precedente; la 13 km non competitiva, per gli appassionati ambiziosi ma non cosi’ vincolati al riscontro cronometrico e quindi piu’ propensi alla giornata di sport all’aria aperta; la 5 km, su un percorso piu’ breve per chi ha solo voglia di una passeggiata nel cuore della storia di Roma; e per finire il Fulmine dell’Appia, in programma domani e dedicato ai piu’ piccoli, con prove sulle distanze dai 30 agli 100 metri aperte a tutti i bambini e ragazzi dai 2 ai 17 anni. L’Appia Run ha il patrocinio e contributo di Regione Lazio, Comune di Roma, Sport e Salute, CONI, Fidal, Parco Regionale Appia Antica, Parco Archeologico Appia Antica. Partner commerciali sono Chinotto Neri, Corriere dello Sport, Gima Caffè, Rigoni di Asiago, Wellness Town. Charity partner e’ la Fondazione Telethon; partner tecnico Brooks.